Naufragio nel Mediterraneo, 15 morti. Sea Watch: «Nessuno li ha soccorsi»

La sciagura si è verificata in zona di soccorso tunisina. L'ong aveva segnalato l'imbarcazione in difficoltà già mercoledì, ma nessuno è intervenuto. Nave Aurora salva 47 persone.
December 18, 2024
Naufragio nel Mediterraneo, 15 morti. Sea Watch: «Nessuno li ha soccorsi»
Ansa | Un'imbarcazione carica di migranti
Cronaca di un naufragio annunciato. Il barcone alla deriva rilevato mercoledì vicino alla costa tunisina è colato a picco: le richieste di salvataggio sono cadute nel vuoto. "Nonostante le nostre segnalazioni e la presenza di mercantili in area, secondo Alarm Phone almeno 15 persone che erano a bordo dell'imbarcazione segnalata ieri sono annegate" denuncia la Ong tedesca Sea Watch, sottolineando che la guardia costiera libica "ha intercettato 82 superstiti riportandoli verso violenza e detenzioni in Libia".
Nella giornata di mercoledì la Ong aveva fatto sapere che l'aereo Seabird aveva avvistato un centinaio di persone che erano a bordo di un barcone molto inclinato, in zona di ricerca e soccorso della Tunisia. "Il rischio di capovolgimento è alto, ma i mercantili vicini non stanno intervenendo - affermava Sea Watch - Serve subito un soccorso che si concluda in un porto sicuro". Così non è stato e la sciagura si è puntualmente verificata. Secondo Sea Watch ci sarebbe anche un'altra imbarcazione naufragata: in totale, il conto di morti e dispersi arriverebbe almeno a 35 persone.
La nave veloce Aurora della ong tedesca ha poi aiutato 47 persone che si trovavano a bordo di un'imbarcazione che "undici ore prima - spiega la Ong - era stata avvisata e segnalata dal nostro aereo Seabird. Erano in mare da 2 giorni e mostravano i primi segni di ipotermia, mentre la loro barca stava imbarcando acqua". La Ong spiega, inoltre, di aver "distribuito salvagenti e coperte termiche avvisando Malta e l'Italia perché giungessero in soccorso, come prevedono le regole del decreto Piantedosi. Per due ore abbiamo aspettato insieme alle persone, ma nessuno è venuto ad aiutarle. Come sempre quando gli stati non rispondono è la società civile ad intervenire. Abbiamo preso a bordo tutte le persone e poco dopo le autorità ci hanno ordinato di portarle a Pozzallo".

Prima dell'alba di giovedì ci sono stati anche tre sbarchi a Lampedusa, per un totale di 230 migranti salvati. A soccorrere i natanti, salpati da Sabratah e Zuara in Libia, sono state le motovedette di Frontex e della guardia costiera. A bordo rispettivamente 62 (9 donne e 7 minori) egiziani, pakistani e siriani; 76 bengalesi egiziani e pakistani e 92 (26 donne) eritrei, sudanesi, palestinesi e bengalesi. Tutti, dopo un primo triage sanitario su molo Favarolo, sono stati portati all'hotspot di contrada Imbriacola.

© RIPRODUZIONE RISERVATA