Morti o intossicati da idrocarburi: come arrivano i migranti a Lampedusa
Due corpi senza vita erano su un'imbarcazione soccorsa nella notte con a bordo 44 persone. Nuova ondata di arrivi sull'isola, hotspot al collasso con 1.802 presenze

Due cadaveri sono stati sbarcati durante la notte sul molo di Lampedusa: erano su un'imbarcazione di 8 metri, assieme a 44 egiziani, eritrei, etiopi, gambiani e algerini, soccorsa da una motovedetta della guardia di finanza. Fra le persone sbarcate anche tre intossicati da idrocarburi che sono stati subito portati al poliambulatorio. I corpi sono stati invece già trasferiti alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana dove verrà effettuata l'ispezione cadaverica. Verosimilmente i due giovani migranti sono morti a causa di un'intossicazione da idrocarburi.
Altri due migranti sono stati portati al poliambulatorio di Lampedusa dove sono stati ricoverati per avere inalato e ingerito idrocarburi. Erano su un barchino di 5 metri con altri 15 eritrei, sudanesi ed ivoriani, partito da El Olga in Tunisia e soccorso dal pattugliatore Avallone della guardia di finanza. I 15 hanno riferito d'aver pagato 1.200 euro a testa per la traversata.
Intanto sono 1.802 i migranti presenti nell'hotspot di Lampedusa dopo la raffica di sbarchi degli ultimi giorni. Un numero che non si registrava da mesi nella struttura di contrada Imbriacola. A determinare una così elevata presenza non soltanto i tantissimi approdi, ma anche i trasferimenti verso Porto Empedocle che vanno a rilento. Lunedì sera, sono stati imbarcati sul traghetto di linea in 199. Per la tarda mattinata di martedì è stato disposto un trasferimento di 100 persone.
La Sea Eye con a bordo 52 migranti arrivata a Brindisi
È attraccata nel porto di Brindisi la nave Sea-Eye con a bordo 52 migranti, soccorsi nei giorni scorsi in due operazioni distinte nel Mar Mediterraneo. Secondo quanto riferito dalla stessa ong a bordo ci sono tre neonati e due donne incinte. All'arrivo a Brindisi i migranti sono stati accolti dal servizio di accoglienza coordinato dalla prefettura. Provengono da Egitto, Eritrea, Somalia e, a quanto si apprende, saranno trasferiti in centri di accoglienza pugliesi.
Viminale: da inizio anno 46.869 sbarcati (+5,4%)
Dall'inizio dell'anno a oggi sulle coste italiane sono sbarcati 46.869 migranti, il 5,4% in più rispetto ai 44.434 dello stesso periodo dell'anno scorso (ma in netto calo rispetto ai 115.410 di due anni fa). Numerosi gli arrivi delle ultime ore, con 2.248 sbarcati soltanto negli ultimi tre giorni. Sono i dati - aggiornati alle 8 di martedì mattina - pubblicati online dal Viminale nel "cruscotto statistico" sul fenomeno. Con riferimento alla nazionalità dichiarata al momento dello sbarco, il maggior numero (29%) arriva dal Bangladesh: a seguire Egitto (13%), Eritrea (13%), Pakistan (7%), Sudan (5%). Sempre dal primo gennaio a ieri, i minori stranieri non accompagnati sbarcati sono stati 8.086 a fronte degli 8.752 dell'intero 2024.
Fermo amministrativo per la nave Aurora
Nuovo fermo amministrativo per una nave Ong di ricerca e soccorso. Questa volta si tratta di Aurora, la nave veloce di Sea Watch. Ad annunciare il provvedimento è la stessa Ong Sea Watch. "Ancora usano la burocrazia per fermare le navi del soccorso civile nel Mediterraneo ricorrendo ad argomenti pretestuosi", dice. A far scattare il fermo il mancato rispetto del porto assegnato dalle autorità italiana per lo sbarco di 75 migranti. "Aurora non ha potuto affrontare la navigazione verso il porto assegnato dalle autorità, Reggio Calabria, a causa della scarsità di carburante - spiegano da Sea Watch -. A bordo c'erano 75 persone soccorse che sono sbarcate a Pozzallo con l'autorizzazione delle stesse autorità. Dovremo stare fermi in porto mentre, a poche miglia di distanza, nel Mediterraneo centrale centinaia di persone rischiano la vita".
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