Maltrattamenti e torture al Beccaria: indagate 3 ex direttrici
Saranno sentiti 33 giovani detenuti. 42 gli indagati, 30 dei quali agenti. Sotto inchiesta oltre la dirigenza del carcere degli ultimi 4 anni, anche comandanti della penitenziaria e operatori sanitari

La procura di Milano indaga su quattro anni di gestione del carcere Beccaria di Milano: dal 2021 al 2024. Ci sono anche due ex direttrici del carcere Minorile Beccaria di Milano, Cosima Buccoliero e Maria Manenti, e una vicedirettrice che ha assunto per un breve periodo la reggenza Raffaella Messina nell’inchiesta per maltrattamenti, torture e falso. Un altro ex direttore, Fabrizio Rinaldi, seppur non presente nella richiesta di incidente probatorio, è a sua volta coinvolto nell'indagine. Le dirigenti dell’istituto penale minorile sono accusate in particolare di aver tenuto condotte omissive. Perché, «non esercitando i poteri di vigilanza e controllo e coordinamento agli stessi conferiti, omettevano di impedire le condotte reiterate, violente e umilianti all'interno dell'Ipm Beccaria».
Oltre alle ex direttrici, tra gli indagati ci sono un sovraintendente del carcere e due comandanti della penitenziaria. Anche tre operatori sanitari sono coinvolti nell’inchiesta sui soprusi e i pestaggi all’interno dell’istituto minorile. Il coordinatore sanitario, il medico e il coordinatore infermieristico del carcere sono accusati in particolare di aver redatto «referti falsi o concordati con gli agenti di polizia penitenziaria» per nascondere le lesioni riportate dai detenuti e «assistendo a plurime aggressioni» da parte degli agenti.
In tutto sono 42 gli indagati, 21 dei quali comparivano già nell’ordinanza cautelare dell’aprile 2024 con la quale erano stati disposti gli arresti per 13 agenti della penitenziaria e altri otto erano stati sospesi dal servizio. Oltre 30 gli appartenenti alla polizia penitenziaria indagati. I reati contestati sono stati commessi nei confronti di 33 ex-detenuti dell'istituto, parti lese che saranno sentite con la formula dell’incidente probatorio. È quanto risulta appunto dalla richiesta di incidente probatorio firmata dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella e dalle pm Rosaria Stagnaro e Cecilia Vassena. Sputi in faccia, calci e pugni sferrati sull'intero corpo - in un caso anche un colpo alla testa con uno stivale - il tutto condito da insulti irripetibili e spesso razzisti. Sono le scene che la richiesta di incidente probatorio - avanzato dalla Procura di Milano - restituisce di quanto avvenuto, per mesi, nel carcere minorile Beccaria. Maltrattamenti, lesioni, torture e un caso di violenza sessuale, che ora vedono salire la lista dei presunti responsabili e mettono in fila più episodi di violenza, dal 2021 al marzo 2024. Si tratta della fase 2 di un'indagine partita nell'aprile 2024 che aveva già portato a 13 arresti e 8 sospensioni.
Nel novembre 2023 un ragazzo di origine araba è stato colpito da alcuni agenti della penitenziaria con «più cinghiate anche sulle parti genitali fino a provocarne il sanguinamento». Frequenti le violenze psicologiche e fisiche e le umiliazioni: in più occasioni i detenuti vengono portati all'interno di una stanza priva di telecamere e aggrediti in gruppo, anche utilizzando le manette per immobilizzarli. «Compare, io ti mangio il cuore» è una delle frasi pronunciate da un poliziotto della penitenziaria prima di colpire un ragazzino. Nel gennaio 2024 un altro detenuto che stava dando in escandescenze in cella veniva picchiato con particolare violenza: «Lo colpivano con calci e pugni al volto e alla schiena e gli premevano un ginocchio sul collo; poi si spostavano nella cella dove ammanettavano il detenuto con le mani dietro alla schiena e, mentre lo stesso si trovava sdraiato a faccia in giù sul pavimento, lo colpivano con un calcio alla schiena». Sono alcuni dei casi documentati nella richiesta.
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