L'Osservatorio Giovani-Editori cambia nome e approda in Spagna

Cambia anche il logo, ma l'obiettivo dell'organizzazione che compie 25 anni resta lo stesso. Ceccherini: «Allenare i giovani a pensare con la propria testa per diventare liberi e indipendenti»
September 22, 2025
L'Osservatorio Giovani-Editori cambia nome e approda in Spagna
Ufficio Stampa | Andrea Ceccherini, presidente Osservatorio for independent thinking
Osservatorio for independent thinking, cioè per pensatori indipendenti. È questo il nuovo nome dell'ormai ex Osservatorio Permanente Giovani-Editori. Lo ha annunciato Andrea Ceccherini, fondatore e presidente dell’organizzazione nata a Firenze che quest’anno compie 25 anni. Un re-naming che accompagna un re-branding: a cambiare, infatti, è anche il logo, ora più moderno. Il colore resta il blu e il simbolo un occhio stilizzato che evoca uno sguardo, cioè «la scintilla con cui il processo di pensiero critico di attiva». Perché l'obiettivo dell’Osservatorio resta quello delle origini: «Allenare i giovani a pensare con la propria testa per diventare cittadini liberi e indipendenti». Una vera e propria sfida, più che un programma, nell’era del digitale. Con gli algoritmi di ricerca che «ci chiudono in mondi sempre più piccoli», avvicinandoci a persone che la pensano già come noi e allontanandoci da quelli con cui sarebbe utile confrontarsi, «la manipolazione diventa un rischio concreto». Ecco perché, per Ceccherini, «bisogna esercitare il pensiero razionale, imparare a verificare le fonti, ragionare su ogni articolo che si legge, cercare i dati».
Con il nuovo nome, l’Osservatorio for independent thinking, sottolinea anche la nuova ambizione di estendere i propri programmi formativi verso orizzonti internazionali. Sarà la Spagna il primo Paese in cui l’organizzazione porterà due dei suoi progetti più consolidati: l’educazione al linguaggio dei media e l'alfabetizzazione economico-finanziaria. L’approdo iberico sarà reso possibile da una rete di alleanze prestigiose: sul fronte editoriale, El País per il gruppo Prensa, Abc per Vocento e La Vanguardia per la Catalogna; su quello economico-finanziario, il sostegno di Banco Santander, della Fondazione “la Caixa” e della Fondazione Mapfre.
​​​

© RIPRODUZIONE RISERVATA