La figlia 14enne denuncia gli abusi in un tema, il padre si uccide
di Redazione
La 14enne aveva rivelato le violenze in un compito in classe lo scorso dicembre. L'uomo era stato allontanato da casa. La madre: non si sapeva ancora se era vero

Il tema e la denuncia
La famiglia sotto choc
Il Garante della privacy ai media: non riportate dettagli
Il Garante per la protezione dei dati personali ha richiamato i media "ad astenersi dal riportare informazioni e dettagli che possano condurre alla identificazione della ragazza e ledere la riservatezza e la dignità di tutti i familiari coinvolti nella vicenda". Il Garante ricorda che, "pur nel legittimo diritto di cronaca riguardo a fatti di interesse pubblico, è doveroso che i media si comportino con responsabilità, evitando di pubblicare informazioni che - anche quando provengano da fonti ufficiali - possano rendere, anche indirettamente, riconoscibili le vittime di abusi, danneggiandole ulteriormente. La divulgazione di tali informazioni risulta ancor più grave se si tiene conto che la vittima è una persona minore di età, alla quale l'ordinamento (Codice privacy, Codice penale, Carta di Treviso, Convenzione dei diritti del fanciullo) riconosce una tutela rafforzata".
La moglie: non si sapeva ancora se era vero
"Sono state dette tante cose non vere quello: che avete detto ieri e l'altro ieri l'hanno portato a questo"; così la moglie dell'agente penitenziario che si è ucciso questa mattina ai microfoni del Gr1. La donna in lacrime dice di essere "tanto, tanto arrabbiata" e conclude: «Non si sapeva ancora se era vero».
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