Esplosione in distributore, decine di feriti, due gravi. L'aiuto delle parrocchie

Il fatto è avvenuto poco dopo le 8, nel quartiere Villa De Sanctis. La paura degli abitanti: una palla di fuoco, la terra ha tremato. Il governo segue da vicino. Il Papa: prego per i feriti /
July 3, 2025
Esplosione in distributore, decine di feriti, due gravi. L'aiuto delle parrocchie
Ansa | Un vigile del fuoco nei luoghi dell'esplosione avvenuta a Roma
Prima due esplosioni, l’incendio e l’arrivo dei soccorsi. Poi un boato assordante, avvertito a chilometri di distanza. Lo spostamento d’aria che investe ogni cosa nel raggio di centinaia di metri e una colonna di fumo nero e denso che si alza dalla strada. Sono 45 i feriti a seguito dell’esplosione di questa mattina in un distributore in via dei Gordiani, nel quartiere Villa De Sanctis, piccola zona residenziale alla periferia est della capitale, lungo la via Casilina. Tra le persone coinvolte ci sono anche undici poliziotti, un carabiniere, sei vigili del fuoco e tre operatori del 118. Due uomini sono stati traferiti dal policlinico Casilino al reparto grandi ustionati dell’ospedale Sant’Eugenio: sono in prognosi riservata e tuttora in pericolo di vita. Entrambi hanno riportato ustioni gravi, (uno sul 25% del corpo, l’altro sul 55%), assieme a danni da inalazioni e un barotrauma dovuto allo spostamento dell’aria. Uno di loro potrebbe essere il gestore della pompa di benzina.
L’incidente è avvenuto poco dopo le 8 di mattina. Un camion avrebbe urtato un condotto del gas e da lì sarebbe partito il primo incendio. Le fiamme avrebbero raggiunto una cisterna per il Gpl scatenando un inferno di fuoco. Secondo i testimoni il tetto della struttura è schizzato a oltre 300 metri di distanza. Lo spostamento d’aria ha rotto i vetri dei palazzi vicini, investendo un deposito adiacente, un magazzino del 118 e una polisportiva nel parco sul lato opposto della strada. Fortunatamente, dopo le prime esplosioni, la polizia aveva evacuato i bimbi presenti nel centro estivo, assieme al personale del deposito e ai residenti di alcune abitazioni vicine, in tutto 50 persone.
Chi ha visto racconta scene drammatiche e i video circolati dopo qualche ora confermano: finestre divelte, portoni in frantumi, automobili squarciate, macerie in strada. «Stavo camminando, si è vista una palla di fuoco e poi la terra ha tremato», ha raccontato un passante sotto choc. Un operaio era impegnato in un cantiere poco distante: «Stavamo lavorando e abbiamo visto il fuoco in cielo, una paura incredibile». «Ha tremato tutto il palazzo, abbiamo sentito tre esplosioni - ha precisato un residente della zona -. I vetri delle finestre sono esplosi, ma fortunatamente nessuno si è fatto male».
L’area è stata isolata per permettere le operazioni di messa in sicurezza. Alcuni dei feriti sono stati trasportati in ospedale a bordo delle vetture della Polizia e una delle persone coinvolte è stata soccorsa da una macchina in fiamme. La Croce Rossa ha installato alcuni posti medici avanzati. «È stato un incendio grave che pare sia dipeso da un incidente nella fase di scarico del Gpl - ha spiegato il questore di Roma Roberto Masucci -. Gli operatori di polizia che stavano effettuando l’intervento, come anche altri soccorritori, sono stati investiti da quest’esplosione molto forte e ora sono nei vari ospedali. La polizia è arrivata con tre pattuglie e anche delle auto da Torpignattara». «Tre palazzine nella via parallela sono state evacuate mentre è in corso il monitoraggio della qualità dell’aria», ha aggiunto il sindaco della capitale, Roberto Gualtieri. Il capo dello Stato Sergio Mattarella lo ha chiamato per sincerarsi delle condizioni dei feriti. Lo stesso ha fatto Giorgia Meloni. Mentre la vicinanza ai feriti è arrivata dai presidenti di Camera e Senato e da tutti i leader delle maggiori forze politiche.
Secondo il direttore regionale dei vigili del fuoco del Lazio, Ennio Aquilino «si è trattato di un’esplosione conseguente a un “blif da gpl” (un malfunzionamento dell’impianto del gas, ndr) equiparabile a quella di una bomba. Dopo un primo intervento per una fuga di gas, per la quale in poco tempo erano giunti i vigili del fuoco, è arrivata l’esplosione».
La conta dei danni è già iniziata e si annuncia faticosa: oltre alla polisportiva e allo stabile del 118 vicino al distributore, sono stati danneggiati diversi palazzi nell’area circostante e sette edifici scolastici, oltre alla strada e all’area di parco inghiottita dalla deflagrazione. La Questura ha attivato una cabina di regia per seguire al meglio gli sviluppi e coordinare la messa in sicurezza della zona. La Procura di Roma ha aperto un’indagine, i pm capitolini, coordinati dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, procedono al momento per lesioni colpose. L’area è stata posta sotto sequestro.
«Prego per le persone coinvolte nell'esplosione di un distributore di benzina, avvenuta questa mattina nel quartiere Prenestino Labicano nel cuore della mia Diocesi. Continuo a seguire con apprensione gli sviluppi di questo tragico incidente». È il messaggio che Papa Prevost ha affidato a X. «Esprimiamo vicinanza e assicuriamo preghiera ai feriti e alle famiglie coinvolte nell'esplosione di via dei Gordiani. Siamo in contatto con i sacerdoti della zona e seguiamo con apprensione gli sviluppi dell'incidente», ha aggiunto il cardinale vicario Baldo Reina.
La Caritas diocesana di Roma ha messo a disposizione i primi duecento pasti per gli sfollati, in convenzione con il Comune di Roma per la gestione delle emergenze. La parrocchia di San Gerardo Maiella, in via Romolo Balzani, la più vicina comunità parrocchiale al luogo dell'incidente, ha offerto immediatamente le sue strutture per la Protezione Civile, che ha accolto le persone coinvolte, sfollate dai propri appartamenti, con acqua minerale e panche. «I parroci della zona e la rete Caritas si sono resi immediatamente disponibili per collaborare con le autorità locali, i Vigili del fuoco e la Protezione Civile per assicurare la massima vicinanza alle persone che stanno subendo le conseguenze delle esplosioni - ha detto il direttore della Caritas diocesana Giustino Trincia -. In prima linea c'è la parrocchia di San Gerardo Maiella con il parroco don Roberto Landi. Sono proprio le abitazioni di via Romolo Balzani e di via dei Gordiani, infatti, le più danneggiate dalla forte onda d'urto della seconda esplosione. Ma si sono attivate per sostenere la popolazione colpita anche le altre comunità del territorio, come Santi Marcellino e Pietro San Lauros, Santa Maria Madre della Misericordia, San Giuseppe Cafasso, che sono pure vicine al luogo dell'esplosione.

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