Dai porti alle scuole, la mobilitazione pro-Pal continua

Mercoledì notte fermata a Taranto una nave petroliera destinata in Israele. Decisivo il sit-in dei portuali. Usb: sarà mobilitazione anche nel fine settimana. E nei licei cittadini, prime occupazi
September 24, 2025
Dai porti alle scuole, la mobilitazione pro-Pal continua
Ansa | Sit-in di solidarietà con la Global Sumud Flotilla a Milano
L'ultimo caso plateale di mobilitazione per Gaza è avvenuto nella notte di mercoledì. A Taranto, un centinaio di lavoratori portuali ha manifestato per tutta la giornata, chiedendo che una nave petroliera, la Seasalvia, attesa in città per rifornirsi di 30mila tonnellate di greggio destinate all'aviazione militare israeliana, non entrasse in porto. Il sit-in ha avuto successo, visto che poi è stato il comandante della Capitaneria di porto a comunicare l'annullamento delle autorizzazioni per l'attracco.
L'annuncio è stato fatto dall'Usb al termine del presidio che ha coinvolto davanti al porto mercantile di Taranto numerose realtà sociali come movimento Taranto per la Palestina, Cobas, Giustizia per Taranto e Comitato Cittadini, Lavoratori liberi e pensanti. «Fermare la nave significa fermare la logistica di guerra che alimenta il massacro del popolo palestinese» hanno dichiarato i promotori, che promettono di mantenere alta l'attenzione su tutti gli snodi logistici del Paese. Ora la nave si trova a 24 miglia al largo di Gallipoli. Batte bandiera maltese e appartiene alla società greca Thenamaris.
Lo stop in Puglia della nave diretta in Israele va ad aggiungersi ad altre mobilitazioni dei portuali di queste settimane, non solo in Italia: da Marsiglia a Genova a Tangeri ed Atene, sono tanti, secondo l'Usb, i lavoratori e lavoratrici hanno impedito tramite mobilitazioni e scioperi il carico e scarico di container contenenti armi o munizioni o di pezzi di macchinari militari.
Due giorni fa era toccato ai camalli di Genova chiudere tutti i varchi del porto in segno di protesta per Gaza. L'Usb ha annunciato una mobilitazione per il fine settimana, sfruttando l'eco e il successo delle manifestazioni convocate lunedì scorso. «L’obiettivo dell’incontro tra delegazioni dei porti previsto nella prima giornata del 26 settembre è quello di discutere e condividere una prima iniziativa di mobilitazione e di lotta congiunta dei porti europei e mediterranei di mobilitazione sui temi della pace e di contrasto alle guerre» ha sottolineato il sindacato di base.
L'altro fronte caldo della protesta pro-Palestina resta la scuola. A Roma è stato occupato il liceo Rossellini, in solidarietà con la Global Sumud Flotilla, mentre continua l'agitazione in altri istituti della Capitale. A Milano, situazione analoga al liceo Manzoni, occupato lunedì, mentre si susseguono iniziative di solidarietà per i ragazzi fermati dopo gli scontri con la polizia.

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