Beccalli: «Un modello di nuova economia basato sulle persone»
di Redazione
La rettrice dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Elena Beccalli: ripartire dalla valorizzazione della biodiversità finanziaria e della promozione della sostenibilità ambientale

È necessaria «una nuova economia». «Il modello utilitaristico, che è quello dominante, presuppone un soggetto economico isolato, razionale, motivato esclusivamente dalla sua propria utilità personale. È un modello che porta alle disuguaglianze e alle povertà di oggi che, a mio avviso, non possono più essere considerate come delle esternalità negative di un modello che funziona bene».
Così si è espressa la rettrice dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Elena Beccalli, a margine della presentazione del suo libro, "Per una nuova economia. Costruire paradigmi basati su persona, etica, fiducia e cooperazione" all'Istituto Luigi Sturzo a Roma.

«Dobbiamo ripartire dalla questione antropologica e mettere al centro dei modelli economici la persona reale, non quella astratta dei modelli utilitaristici», spiega la professoressa che manda un messaggio di «fiducia nel futuro».
«Occasioni come queste servono per mettere in luce elementi positivi dei sistemi, in particolare del modello sociale europeo, che però, per essere preservato, richiede delle scelte politiche anche difficili», ha osservato la rettrice. «Per esempio - ha aggiunto Beccalli - la valorizzazione della biodiversità economico-finanziaria o la promozione della sostenibilità ambientale e sociale sono degli elementi forti per l'Europa che dobbiamo ulteriormente e convintamente valorizzare».
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