Avicoltura solida e sostenibile
All'assemblea di Unaitalia interviene il ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida: orgogliosi di questo settore

«Il settore avicolo ci rende orgogliosi perché risponde appieno alle caratteristiche della sovranità alimentare, garantendo una produzione che copre il consumo nazionale e alimenta l'export, soprattutto a livello europeo, con una bilancia commerciale positiva, in crescita del +5,36% nel 2024». Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida nel corso dell'assemblea di Unaitalia, l'associazione di riferimento dell'avicoltura italiana, dove il presidente Antonio Forlini ha espresso preoccupazione per l'import di carne di pollo soprattutto dal Brasile in base all'accordo Ue-Mercosur. «Faremo un incontro il 31 con il commissario europeo al Commercio estero e parleremo di Mercosur - ha assicurato il ministro -. Abbiamo invitato Unaitalia assieme alle altre associazioni agricole e di rappresentanza delle imprese dell'agrifood, proprio perché l'Italia vuole che quando si concludono trattati internazionali ci siano tutele per i cittadini che passano per la tutela delle imprese che esprimono la qualità».
Segnali importanti per un settore in crescita. Nel 2024 la filiera delle carni bianche ha registrato aumenti della produzione pari al +3,6% in volume e in consumi interni del +3,7%, raggiungendo i 22 kg pro capite, il valore più alto dell’ultimo decennio. Nel primo semestre 2025 la tendenza si conferma, con una produzione stabile e una spesa domestica in aumento. Il comparto conta oggi 64mila addetti - di cui 25.500 nella trasformazione - e un fatturato complessivo di 7,75 miliardi di euro (+3,3% sul 2023). Buone le performance anche nel comparto delle uova: +3% la produzione e +3,8% i consumi nel 2024, pari a 218 uova pro capite. L’indice di penetrazione domestica tocca il 94%, il più alto tra le fonti proteiche di origine animale. Un’affezione che si riflette nei dati del I semestre con crescite del 10% a volume nelle vendite in Gdo e dettaglio. Secondo i dati Ismea 2025, tra tutti i prodotti proteici di origine animale, le carni bianche e le uova hanno registrato la crescita più significativa nei volumi acquistati dalle famiglie dal 2021 al 2024 (+11,8% e +9,7%).
«Il settore avicolo italiano conferma la propria solidità nonostante le incertezze e i timori legati a un contesto geopolitico e di mercato incerto e sfidante, un quadro regolatorio europeo in evoluzione e le preoccupazioni connesse alla diffusione del virus dell’influenza aviaria in Europa – ha spiegato il presidente di Unaitalia -. Vantiamo un modello integrato di filiera che unisce efficienza, dinamicità e una capacità di evolversi e ampliare l’offerta, cogliendo le nuove esigenze del mercato e dei consumatori. Quest’anno celebriamo i 20 anni del Disciplinare di etichettatura delle carni avicole di Unaitalia, un asset strategico del settore che fotografa chiaramente questa realtà, assicurando tracciabilità e coerenza delle informazioni volontarie riportate in etichetta lungo tutta la filiera. Il 76% della produzione nazionale aderisce oggi al Disciplinare Unaitalia e un terzo della produzione italiana certifica nel 2024 parametri di benessere animale in allevamento superiori ai limiti di legge, tra cui utilizzo di arricchimenti ambientali (61%), luce naturale (66%), densità ridotte (33%) e genotipi a più lento accrescimento (8,5%), tutti parametri che esprimono una tendenza in costante progressiva crescita di anno in anno».
Il percorso certificato dal Disciplinare non è frutto di imposizioni ideologiche, ma di una scelta lungimirante del settore. Incardinato in una regola tecnica autorizzata dal ministero dell’Agricoltura nel 2005 e sottoposto ad audit periodici di un organismo terzo di controllo (il CSQA), il Disciplinare - giunto alla sua ottava revisione - è una sintesi della visione dell’avicoltura: la ricerca del punto di equilibrio migliore possibile tra sostenibilità, accessibilità e competitività. Per garantire la tenuta dell’unico settore zootecnico 100% made Italy, che nel 2024 ha un tasso di autoapprovvigionamento superiore al 105%, Unitalia chiede una strategia condivisa con le istituzioni che assicuri condizioni eque di concorrenza rispetto ai grandi competitor mondiali e strumenti concreti per sostenerne tenuta e competitività. Tra le priorità indicate: reciprocità negli accordi commerciali internazionali, in particolare per gli scambi con il Brasile (Mercosur), la Thailandia e l’Ucraina; indicazione obbligatoria dell’origine della carne anche nei canali Horeca e sulle piattaforme on line; uno sforzo comune nella prevenzione e gestione dell’influenza aviaria attraverso l’individuazione delle risorse per rendere operativo il piano strategico nazionale di gestione del territorio e gli interventi a sostegno della vaccinazione delle specie a più alto rischio, unitamente alla individuazione di strumenti rapidi per l’erogazione degli indennizzi per i danni indiretti legati ai provvedimenti restrittivi delle autorità sanitarie.
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