lunedì 6 agosto 2018
Identificate finora 7 delle 12 vittime: si tratta di migranti regolari. La Procura apre due inchieste: si indaga sulle cause dell'incidente e sul caporalato. Domani sciopero dei "berretti rossi"
Foggia, sul furgone viaggiavano in piedi 14 persone
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Dodici persone - tutti braccianti agricoli migranti - sono morte in un incidente avvenuto lunedì 6 agosto intorno alle 15 sulla strada statale 16, in località Ripalta, nel territorio di Lesina, nel Foggiano. Gli operai stavano tornando dal lavoro nelle campagne, dove si occupavano di raccogliere pomodori. I tre feriti sono stati ricoverati nell'ospedale di San Severo. Al momento non si conoscono le loro condizioni.

Le vittime viaggiavano assieme ad altre due persone, anche loro rimaste ferite, a bordo di un furgone che si è scontrato frontalmente con un tir carico di mangime per animali.

Dai primi riscontri acquisiti dai carabinieri sembra che a bordo del vecchio Ford Transit con targa bulgara, ribaltatosi più volte sulla carreggiata, viaggiassero 14 persone, tutte in piedi tranne il conducente. Il mezzo ne poteva trasportare un massimo di 8. È stato inoltre accertato che le 7 vittime finora identificate tra le 12 della strage sono tutti immigrati con regolare permesso di soggiorno.

Ferito leggermente, invece, l'autista dell'autoarticolato, originario di Orta Nuova.

Va ricordato che sabato 4 agosto avvenne un incidente simile per le modalità e le circostanze dello scontro sulla strada provinciale 105 tra Ascoli Satriano e Castelluccio dei Sauri, in cui morirono altri quattro giovani braccianti che poi sono stati identificati: tra loro Amadou Balde, 23 anni, della Guinea, Ceeay Aladje, 20 anni, del Gambia, Moussa Kande, 27 anni, della Guinea, e Ali Dembele, 30 anni del Mali.

LA PROCURA DI FOGGIA INDAGA SU CAPORALATO E DINAMICA DELL'INCIDENTE

Si indaga per verificare se fossero nelle mani dei caporali i 12 braccianti agricoli, tutti immigrati, morti nell'incidente stradale: lo rende noto il procuratore della Repubblica di Foggia Ludovico Vaccaro che coordina le indagini avviate in riferimento agli incidenti stradali che hanno provocato nel Foggiano, in poco più di 48 ore, la morte di 16 braccianti immigrati. "Sono state avviate due distinte indagini - ha precisato Vaccaro - una riguarda l'incidente stradale, per capire la dinamica e tutto ciò che può averlo causato, anche se c'è da dire che in entrambi i casi sono morti i due autisti dei pullmini sui quali erano stipati i poveri migranti. L'altra indagine è stata avviata sul caporalato: per individuare - aggiunge il procuratore - le aziende in cui hanno lavorato gli immigrati per verificare anche le eventuali condizioni disumane in cui lavoravano. Si stanno verificando gli orari, per vedere da che ora a che ora hanno lavorato, capire se c'è stato sfruttamento e intermediazione".

IL PREMIER CONTE IN VISITA A FOGGIA

"Dietro queste morti non c'è dignità, c'era un lavoro sfruttato e non c'era dignità. Dobbiamo fare in modo che questo non accada" ha detto il premier Giuseppe Conte parlando con i giornalisti a margine del vertice in prefettura a Foggia dopo l'incidente in cui sono morti 12 braccianti. Per Conte, "si tratta anche di incentivare gli imprenditori con meccanismi incentivanti perché gli imprenditori siano portati rinunciare a un pezzo di lucro per favorire condizioni di lavoro nel rispetto della dignità dei lavoratori".

LO SCIOPERO PROCLAMATO PER L'8 AGOSTO

A seguito della tragedia di sabato, lunedì sera centinaia di braccianti delle campagne del Foggiano si sono riuniti in assemblea con l'Unione Sindacale di Base nell'ex ghetto di Rignano e hanno deciso di proclamare uno sciopero per l'intera giornata di mercoledì 8 agosto, in memoria dei quattro compagni e per rivendicare diritti e dignità.

Lo sciopero sarà accompagnato da una marcia che prenderà il via alle 8 del mattino da Torretta Antonacci (ex ghetto di Rignano), nel comune di San Severo, e si concluderà davanti alla prefettura di Foggia. Sarà la marcia dei berretti rossi, come i cappellini che i quattro braccianti morti e i quattro feriti sabato indossavano nei campi per proteggersi dal solleone mentre si spaccavano la schiena per raccogliere pomodori alla vergognosa paga di un euro al quintale. Un'altra manifestazione è stata annunciata dai sindacati confederali a Foggia. Oggi in Prefettura riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal ministro degli Interni Salvini.

LE PAROLE DEL VESCOVO RENNA: PIÙ ATTENZIONE ALLE SITUAZIONI DI DISAGIO

«È necessario cambiare tutto da un punto di vista strutturale. È evidente che viviamo in un tempo nel quale serve più attenzione e cura verso le situazioni di disagio - ha commentato monsignor Luigi Renna, vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano in provincia di Foggia -. Certamente si sta facendo tanto. Le Caritas e le associazioni fanno davvero un lavoro immenso, ma c'è un vuoto della politica che dirige le proprie attenzioni verso altri problemi. Allora quanto accaduto sabato e oggi interroga la coscienza dei credenti ma anche la coscienza civica del popolo affinché ci sia un cambiamento vero e completo».

L'INTERVISTA AL MAGISTRATO MANCINI, DDA AQUILA: «Morti di lavoro sfruttato»

L'ALTRO INCIDENTE SABATO 4 AGOSTO NEL FOGGIANO

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