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DURANTE LA NOTTE

Gianfranco Ravasi giovedì 13 ottobre 2005
Amore, non temere se un brutto sogno ti fa piangere durante la notte. Anche se nascoste, le stelle scintillano sempre di luce durante la notte. La gioia tornerà domattina e la vita tornerà a colmarsi di speranza, anche se tristi sogni ci hanno turbato durante la notte. Questa volta - nel libro dei proverbi che ho usato nei giorni precedenti - non trovo un detto ma una sorta di "ninnananna" scozzese (la si definisce, infatti, in inglese lullaby), ritmata da una finale costante, la formula «durante la notte». L'oscurità, come è noto, è una parabola delle nostre paure, del nulla e del male. Questa sensazione attanaglia spesso la nostra vita e ci fa quasi trattenere il respiro. Il messaggio che questa piccola ballata contiene è evidente: anche nel fondo tenebroso della prova, non bisogna mai dimenticare che alla notte subentra sempre l'alba e che oltre le nubi fosche le stelle continuano a scintillare. La speranza è, allora, la fiaccola che fa avanzare anche quando il buio ci avvolge e non si intravede la meta. La sua dolce luce ci fa progredire passo dopo passo, con pazienza e costanza. Il poeta francese Clarles Péguy, che a questa virtù aveva dedicato nel 1911 un poema, giustamente osservava: «È sperare la cosa più difficile,/ a voce bassa e vergognosamente./ La cosa facile è disperare/ ed è la grande tentazione». Questo esercizio faticoso d'una virtù semplice e "sospesa" tra la fede e la carità è il grande impegno della vita: proprio perché non è ancora possesso, la speranza conosce il brivido del timore ma ha in sé la certezza della luce, è la prima e ultima parola di Dio, quel «Dio della speranza che ci riempie di gioia e di pace nella fede» (Romani 15, 13).