I concerti del 2009. Le rockstar in Italia per sfidare la crisi
Primi ad affrontare i palasport gli Oasis, a febbraio In attesa degli U2 con il loro nuovo album, grandi ritorni per Bob Dylan, Springsteen, Kravitz, Eagles, Ac/Dc, Depeche Mode, Guns ’n Roses, Metall
La recessione economica non incrina le certezze del rock, a giudicare dalla ricchissima stagione di concerti che si prospetta per il 2009. Con ogni probabilità, a staccare il biglietto d’oro saranno gli U2, nuovamente in tour grazie alla pubblicazione dell’album No line on the horizon, sul mercato dal 2 marzo prossimo. Ma alle loro spalle la lotta si annuncia dura, dagli Ac/Dc ai Depeche Mode, da Bruce Springsteen agli Oasis, pronti alla riconquista dei palasport italiani con ben cinque concerti: Milano il 2 febbraio, Roma il 20, Treviso il 21, Bolzano il 23 e Firenze il 24. E non scherzano nemmeno i Killers, corteggiati persino da Sir McCartney (secondo il Sun potrebbero presto collaborare per un nuovo brano), che davanti alle rigogliose prevendite dello show che li riporta a Milano il 17 marzo non ci hanno pensato sopra due volte a trasferirsi armi e bagagli dall’Alcatraz al ben più munifico Datchforum. Ma a marzo arriveranno pure Prodigy (Milano il 10), John Legend (Milano il 19 e Padova il 21) e Franz Ferdinand (Bologna il 29, Milano il 30). Esauriti in poche ore gli spettacoli milanesi del 19 e 21 marzo, pure gli Ac/Dc avrebbero deciso di rilanciare sull’Italia, mettendo in cantiere una data estiva, forse a Verona. Ad aprile torna anche il Never Ending tour di Bob Dylan, il 15 a Milano, il 17 a Roma e il 18 a Firenze, mentre a maggio è il mese sia di Jackson Browne (atteso il 7 a Milano, il 10 a Roma e l’11 a Bologna) che dei Simply Red, il 16 e 17 a Milano e il 19 a Conegliano Veneto. Dopo dodici anni i Lynyrd Skynyrd tornano a Milano il 3 giugno, seguiti il 13 dagli Eagles: due pezzi di storia che dal vivo rappresentano sempre una certezza. Ma se c’è un gruppo che quest’estate punta altissimo è quello dei Depeche Mode che col loro Tour of the Universe toccheranno solo stadi, fra cui l’Olimpico di Roma il 16 giugno e il Meazza di Milano il 18. In questa cornice sorprende un po’ la scelta dei Metallica che, nonostante il successo di Death magnetic, hanno preferito puntare sui palasport di Milano il 22 giugno e di Roma il 24. Palasport pure per i Guns ’n Roses, anche se le vendite del nuovo album Chinese democracy rimangono al momento così al di sotto delle aspettative da minacciare uno stop di Axl Rose ai box senza nemmeno fargli prendere il via. Mentre si tratta per portare Motley Crue e Motorhead nell’orbita del Gods of Metal, in programma il 27 e 28 giugno in una sede lombarda ancora da definire, rimane aperta per qualche altro giorno l’incognita sul futuro dell’Heineken Jammin’ Festival. Si farà o non si fara? I signori della birra ci stanno riflettendo e le ultime indiscrezioni lascerebbero spazio ad un cauto ottimismo. Un fatto sicuro, invece, è il ritorno di Bruce Springsteen con l’euforia contagiosa di Working on a dream, il nuovissimo cd dedicato al trionfo elettorale di Barack Obama. Per il Boss si preannunciano due stadi: l’Olimpico di Roma e quello di una città del Nordest ancora da individuare. Nonostante la sua stella la scorsa estate abbia brillato a fasi alterne, tre date pure per Lenny Kravitz, impegnato tra giugno e luglio a Roma, Lucca e Torino. A colpo sicuro, invece, il ritorno dei Coldplay nonostante calendario (31 agosto) e luogo (Udine) non giochino troppo a loro favore. Nell’attesa di conoscere la collocazione degli U2 (si parla di due concerti a San Siro il 31 luglio e il 3 agosto), i nomi che circolano con insistenza per la primavera- estate sono quelli di James Taylor, Tracy Chapman, Lionel Richie, Michael Bublé, John Fogerty, Burt Bacharach, Moby, Pink, Anastacia e, per l’autunno, Take That. Ma a far sognare i fans sono soprattutto i ritorni di Ry Cooder, Tom Petty & The Heartbreakers, Dave Metthews e Steely Dan: tutti e quattro possibili, anche se non ancora sicuri. I più giovani sperano invece su Tokyo Hotel, The Jonas Brothers, 50 Cents, Offspring, Greenday. Sicuri (o quasi) gli arrivi di Britney Spears e dei ritrovati No Doubt, possibili quelli di Kiss, Pearl Jam, Robbie Williams, Christina Aguilera, Aerosmith, Eminem, Amy Winehouse, Morrissey, Prince, Paul McCartney, Fleetwood Mac. E pure Elton John & Billy Joel stavolta sembrerebbero intenzionati a cantare assieme per il pubblico europeo. Ma c’è pure chi in Italia troverà la porta chiusa. È il caso di Tina Turner, troppo cara per allettare i promoter nostrani, e di Beyoncé, che canterà a Zagabria e a Zurigo ma non a Roma o a Milano. Come tutti i mercati, anche quello della musica dal vivo (che certi vorrebbero senza fondo) ha le sue vittime. The Edge e Bono degli U2 Bob Dylan sarà in tou a Milano, Roma e Firenze ad aprile Per vedere i Coldplay bisognerà aspettare agosto 'The Boss' Bruce Springsteen Oasis: Noel e Liam Gallagher
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