L'attrice israeliana Gadot, l'assenza alla Mostra: cosa è successo a Venezia
di Toni Viola
Gal Gadot ha scelto di non raggiungere il regista Schnabel per la première al Lido. Assente anche Gerard Butler. Nei giorni scorsi l'appello a ritirare l'invito a causa del sostegno a Israele

Mentre si avvicina l’inaugurazione della Mostra, al via mercoledì, s’innesca il primo “caso” veneziano. L'attrice israeliana Gal Gadot non parteciperà infatti alla Mostra del Cinema di Venezia. Protagonista accanto a Gerard Butler nel film The Hand of Dante, diretto da Julian Schnabel e presentato Fuori concorso, Gadot ha scelto di non raggiungere il regista e il resto del cast per la première al Lido. La sua presenza in ogni caso non era mai stata ufficialmente confermata. Lo stesso vale per l'attore britannico Gerard Butler, che non ha mai confermato la propria partecipazione alla kermesse.
Il 22 agosto, il collettivo Venice4Palestine - che riunisce oltre 1.500 professionisti del mondo del cinema, tra attori, registi e artisti italiani e internazionali - aveva diffuso una lettera aperta indirizzata alla Biennale di Venezia, chiedendo una presa di posizione sul conflitto in corso a Gaza.
Due giorni dopo, una seconda lettera ha rinnovato l'appello, sollecitando esplicitamente il ritiro dell'invito a Gadot e Butler, accusati di presunte dichiarazioni pubbliche a sostegno del governo israeliano. Resta tuttavia il fatto che nessuno dei due attori aveva formalizzato la propria presenza al festival anche prima dello scoppio delle polemiche. Intanto, con gli occhi del mondo puntati sulla Mostra di Venezia, sabato 30 agosto realtà politiche e associative del Veneto e non solo promuovono una grande mobilitazione per chiedere lo stop al genocidio in Palestina perpetrato da Isreale e denunciare la complicità dei governi occidentali.
Il ritrovo è fissato alle 17 a Santa Maria Elisabetta (Lido di Venezia): da qui partirà il corteo diretto verso la Mostra del cinema. Una scelta simbolica e politica per rompere il silenzio e puntare i riflettori sulla Palestina. Sono centinaia le realtà, i gruppi, le associazioni aderenti alla manifestazione e centinaia le firme di associazioni e personalità del mondo del cinema, che anche da dentro la Mostra si stanno mobilitando.
«A Gaza sono in corso bombardamenti su ospedali, scuole, campi profughi - si legge in una nota -; la popolazione civile viene privata di cibo e acqua; giornalisti e medici vengono uccisi; le navi umanitarie come la Freedom Flotilla vengono sequestrate. Allo stesso tempo, in Cisgiordania, l’apartheid e le violenze dei coloni armati continuano senza sosta. La mobilitazione vuole essere una presa di posizione forte e non più negoziabile, affinché la Mostra del Cinema di Venezia non resti un evento isolato dalla realtà, ma sia spazio di denuncia del genocidio che Israele sta compiendo, della complicità dei governi occidentali e fornisca un supporto concreto al popolo palestinese».
Mercoledì alle ore 10, davanti al Red Carpet della Mostra del Cinema, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’evento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA






