Addio a Robert Redford: i sette film da non perdere
di Redazione
Romanticismo e impegno civile e politico, da "A piedi nudi nel parco" a "Tutti gli uomini del presidente", i titoli simbolo della cinematografia di Robert Redford

A piedi nudi nel parco (1967)
Diretto da Gene Saks, famoso per i suoi adattamenti cinematografici delle opere di Neil Simon, il film racconta l’amore tra Corie e Paul. I giovani sposi, dopo una passionale luna di miele trascorsa all’Hotel Plaza, riconoscono di non essere compatibili. Esasperata dal marito, Corie sta meditando di porre fine al matrimonio quando comprende però che è la diversità caratteriale a nutrire la sua vita con Paul. In A piedi nudi nel parco Redford e Jane Fonda rappresentano una nuova strana coppia, un incontro di personalità dissimili rivelate dagli sguardi della celebre locandina.

Butch Cassidy (1969)
Considerata dall’American Film Institute una delle cinquanta migliori pellicole della storia del cinema statunitense, Butch Cassidy esplora gli archetipi del western americano. Robert Redford, nel ruolo di Sundance Kid, affianca il protagonista Paul Newman. Simbolo di una tradizione cinematografica pluridecennale, il film diretto da George Roy Hill è accompagnato dal celebre motivo Raindrops Keep Fallin' on My Head, scritto da Burt Bacharach e premiato nel 1970 con l’Oscar alla miglior canzone.

La stangata (1973)
Un classico degli anni Settanta vincitore di sette premi Oscar, tra cui “Miglior Film” e “Miglior Regia”, la Stangata vede Redford nei panni del criminale Johnny Hooker. Chicago anni ‘30. Dopo aver portato a termine un colpo da migliaia di dollari, Hooker scopre di aver assaltato il corriere del boss Doyle Lonnegan. La pellicola di George Roy Hill presenta un cast stellare, a partire da Paul Newman, ancora una volta assieme a Redford. Indimenticabile il colpo di scena finale e la colonna sonora con i ragtime di Scott Joplin.

Come eravamo (1973)
Una tormentata storia d’amore diretta da Sydney Pollack, in cui Robert Redford e Barbra Streisand inscenano l’incontro tra due mondi inconciliabili. Hubbel Gardiner è un cadetto della Marina proveniente dall’alta borghesia protestante, mentre Katie Morosky è una ragazza ebrea impegnata in un’associazione di giovani comunisti. Sullo sfondo c’è un momento epocale della storia americana, il passaggio dalla presidenza di Roosevelt alla stagione del maccartismo.

I tre giorni del Condor (1975)
Avvincente thriller con Redford protagonista della sceneggiatura tratta dal romanzo dello scrittore statunitense James Grady (in cui i giorni del condor sono sei). È la vicenda di un gruppo di sicari che irrompono nella sezione newyorkese della CIA alla ricerca di documenti compromettenti. Durante l’attacco, tutti gli operatori dell’agenzia di intelligence vengono brutalmente massacrati, ad eccezione di Joseph Turner, il “Condor”. Indiscusso monumento del genere, il film rientra tra i capolavori di Sydney Pollack, regista simbolo della Nuova Hollywood.

Tutti gli uomini del presidente (1976)
Quasi un instant movie, diretto da Alan Pakula sullo scandalo del Watergate che nel 1972 aveva coinvolto il presidente repubblicano Richard Nixon. Tutti gli uomini del presidente è una cronaca cinematografica della crisi della democrazia americana, scossa dai risultati dell’inchiesta condotta dai giornalisti del Washington Post, Carl Bernstein (Dustin Hoffman) e Bob Woodward, interpretato da Robert Redford. Un film simbolo del cinema di impegno civile e politico.

L'uomo che sussurrava ai cavalli (1998)
Una tragica caduta lascia delle ferite profonde nell’adolescente Grace MacLean e nel suo cavallo, Pilgrim. Dopo l’incidente, i medici consigliano alla madre della ragazza di sopprimere l’animale, ma la donna si rifiuta e decide di rivolgersi all’allevatore Tom Booker. L’esperto di cavalli, interpretato da Robert Redford, rappresenta infatti l’unica possibilità di salvare Pilgrim e il legame sentimentale che lo unisce a Grace. Tratto dal libro di Nicholas Evans, vede Redford anche dietro la macchina da presa e racconta il rapporto fondamentale tra uomo e natura al cuore della società americana.

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