Como: la città di Alessandro Volta celebra la luce
di Davide Re
Il 16 maggio verrà celebrata con un appuntamento all'Insubria la Giornata internazionale della luce. Nello stesso giorno comincia il Festival della luce: scienza, filosofia e arte si incontrano

La parola “luce” contiene tanti significati che prendono forma e sostanza a seconda del contesto in cui viene calata. Ma partendo dalla definizione che le viene attribuita in fisica - ovvero un'onda elettromagnetica che si diffonde mediante raggi riducibili a delle rette. La fonte di luce più importante è il sole, dove avvengono le reazioni nucleari - a Como partono dal 16 maggio una serie di eventi che la celebrano e non casualmente nella città che ha dato i nati al chimico e fisico Alessandro Volta.
Il primo appuntamento, che inizia e si esaurisce appunto giovedì 16 maggio ed è organizzato nella Giornata internazionale della luce in giornata, si intitola “Tecnologia e Arte alla scoperta della bellezza che c’è nel mondo” (ore 16, aula 2.12 dell'Università degli Studi dell'Insubria in via Valleggio 11 a Como). L'evento è composto da due momenti. Il primo “Here comes the sun - La ricostruzione della luce svela il nesso tra arte ed esperienza" tenuto dal professor Paolo Di Trapani dell'Università dell'Insubria mentre il secondo è intitolato “La diagnostica artistica - Tecnologie fisiche per la valorizzazione delle opere d'arte" e sarà tenuto dalla dottoressa Katerina Jirakova della Palacky University di Olomouc in Repubblica Ceca.

E da domani 16 maggio, fino al 30, inizia sempre a Como l'11° edizione del Festival della Luce Lake Como 2024 intitolato per quest'anno “Luce e tempo: scienza, filosofia e arte” (https://fondazionealessandrovolta.it/festival-della-luce-lake-como/). Si tratta di un percorso scientifico, con tratti filosofici e teologici, che vuole definire un punto di incontro appunto tra luce e tempo. Questa undicesima edizione del Festival è come sempre organizzata dalla Fondazione Alessandro Volta e si articolerà su sei appuntamenti. Per gli organizzatori, “la La luce, con il suo ruolo centrale nella fisica moderna, rappresenta una realtà affascinante, ai confini dell’intuizione umana, che ci sfugge e sempre ci interroga sulla sua stessa natura e su quella dell’universo”. Filo conduttore di questa XI edizione del Festival è lo spazio-tempo, l’universo in cui siamo immersi e sul quale generazioni di scienziati hanno prodotto grandi teorie e modelli interpretativi, a partire dalla scienza greca e dalla scienza moderna di Galileo, Newton, Einstein, fino agli attuali modelli di unificazione delle leggi naturali. Luce e tempo sono anche tornati alla ribalta grazie al conferimento del Premio Nobel 2023 per la Fisica, assegnato a tre scienziati per i loro metodi sperimentali nella dimostrazione della fisica degli “attosecondi” (intervalli della durata di un trilionesimo di secondo) negli impulsi ottici, un campo che potrebbe rivoluzionare la nostra comprensione del tempo e della materia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA






