giovedì 21 marzo 2024
Un disco di inediti dalla forte impronta soul, un film sulla sua vita, un libro e un tour per la rockstar. Esce oggi "Sei nel l'anima", 12 brani fra grinta e poesia con un toccante omaggio al padre
Gianna Nannini con Rose Villain al Festival di Sanremo

Gianna Nannini con Rose Villain al Festival di Sanremo - Ansa

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Un album di inediti dalla forte impronta soul, un film sulla sua vita, un libro e un tour. Gianna Nannini torna energica con un progetto a 360 gradi che riecheggia una delle sue hit più famose e dal titolo Sei nel l'anima, dove il riferimento all'anima è inteso anche musicalmente. “O hai l’anima, o non hai niente” spiega più energica che mai Gianna, autentica rockstar internazionale, che torna a sorprendere con un album che propone grinta e poesia, su una base musicale ricca di suono, chitarre e violini, tra anima mediterranea, rock puro e tanto soul.

"Questo è un viaggio che è partito con 'America' probabilmente: dopo il blues con cui mi ero fatta la tecnica vocale e il percorso del rock mitteleuropeo e poi sinfonico, avevo imboccato una mia strada mediterranea ma il percorso non si poteva che chiudere con il soul”. La Nannini rivela si avere avuto l'idea di un disco di cover di grandi pezzi soul “con un testo riscritto da me che è stato impossibile realizzare per la difficoltà di ottenere il permesso dai detentori dei diritti, ho deciso di scrivermelo tutto io, ex novo, ed ho chiamato dei produttori che mi guidassero", racconta Gianna che ha ingaggiato grandi produttori internazionali, ma anche con autori come Peppino Di Capri ("volevo il suo swing", dice) e Pacifico.

Dunque la parola “anima” alla base delle dodici tracce dell'album'. Anticipato dal primo singolo Silenzio e accompagnato del nuovo singolo 'Io voglio te' dedicato al suo pubblico, l'album si apre con un brano potente 1983 “l’anno della mia vera nascita dopo un black out della mia mente – spiega -. Non si trattava di droghe, era la pressione che mi aveva mandato in cortocircuito. Col tempo mi sono autoguarita”

Il 1983 è centrale anche nel film Sei nell'anima, disponibile dal 2 maggio su Netflix che propone un frammento della sua storia, fino ai trent'anni, dall'infanzia ai suoi primi successi. Il film è liberamente tratto dal libro autobiografico riedito per l’occasione da Mondadori. Il nuovo tour previsto per il prossimo novembre 2024, toccherà le arene europee della Svizzera e della Germania, per arrivare a Firenze, Torino, Milano, Eboli e Roma.

Un brano bello e toccante dell'album è Lento Lontano, una canzone gospel in italiano dedicata al padre su cui Gianna si commuove. "Questo è il mio brano preferito dell'album. Sul testo ho lavorato moltissimo, è talmente personale che non riesco neanche a cantarlo, non so se lo farò dal vivo", ammette la Nannini che in un passaggio sull’assenza si interroga: “C’è solo Dio a portata di mano / ma non risponde mai a nessuno”. Si passa poi all’amore tossico in Filo spinato, a Il buio nei miei occhi (I'd rather go blind) (scritta con Jordan Ellington e Pacifico, è una riscrittura in italiano dell'omonimo brano di Etta James datato 1968) sino a Stupida emozione (dichiarazione d’amore scritta da Gianna Nannini con Peppino Di Capri e Pacifico) sino a chiudere con un duetto spaziale tra chitarra e voce Mi mancava una canzone che parlasse di te (scritta dalla cantautrice con Raül Refree e Pacifico). La leonessa Gianna, che compirà 70 anni il prossimo 14 giugno, insomma, ruggisce ancora. Perché, come canta lei in 1983 “la morte è obbligatoria /ma l’età è facoltativa”.

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