martedì 23 gennaio 2024
"Io Capitano", già vincitore del Leone d’argento per la regia all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, è entrato nella cinquina dei migliori film internazionali che correranno per gli Oscar
Una foto di scena di "Io Capitano" con Garrone in primo piano

Una foto di scena di "Io Capitano" con Garrone in primo piano - ANSA

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Matteo Garrone ce l’ha fatta. "Io Capitano", già vincitore del Leone d’argento per la regia all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, è entrato nella prestigiosa cinquina dei migliori film internazionali che correranno per gli Oscar il prossimo 10 marzo. «È una grande soddisfazione – ha commentato il regista - e siamo felici che l’avventura continui, nella speranza che il film – e la storia di Seydou – venga visto da un numero sempre maggiore di spettatori in tutto il mondo».

«Un risultato enorme per Matteo Garrone, per il nostro cinema, ma anche per la Rai, che ha sostenuto il film con passione, energie e mezzi straordinari», ha dichiarato invece Nicola Claudio, Presidente di Rai Cinema, che ha prodotto il film insieme ad Archimede. «Oggi il cinema sempre di più si fa testimone del nostro tempo, e questo film ne è un esempio perfetto. Il viaggio di due ragazzi si trasforma in una storia di grande umanità che annulla ogni confine, e la cui forza continua a essere riconosciuta anche oltreoceano». Paolo De Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, aggiunge: «Un risultato che ci riempie di orgoglio e afferma ancora una volta la forza del cinema italiano nel mondo». E per festeggiare la candidatura, Luigi lo Nigro, direttore di 01 Distribution, annuncia il ritorno in sala del film a partire dal 25 gennaio.

Garrone dovrà vedersela con "Perfect Days" di Wim Wenders (Giappone), "La società della neve" di Juan Antonio Garcia Bayona (Spagna), "The Teacher’s Lounge" di Ilker Catak (Germania) e "La zona d’interesse" di Jonathan Glazer (Gran Bretagna), che conquista ben cinque nomination, compresa quella per miglior film, regia e sceneggiatura non originale, liberamente ispirata al romanzo di Martin Amis.

Il pieno di candidature, come facilmente prevedibile, lo fa "Oppenheimer" di Chistopher Nolan che si piazza in ben tredici cinquine (una in meno del record assoluto), tra cui quelle del miglior film, regia, sceneggiatura, attore protagonista (Cillian Murphy) e non protagonista (Robert Downey Jr), attrice non protagonista (Emily Blunt), colonna sonora, costumi. "Barbie", invece, l’altro grande protagonista dei botteghini mondiali degli ultimi mesi, si piazza tra i dieci migliori film, regala una candidatura al non protagonista Ryan Gosling e agli sceneggiatori Greta Gerwig e Noah Baumbach, ottiene nomination per costumi e ben due canzoni, ma viene ignorato per la regia della stessa Gerwig e per l’interpretazione di Margot Robbie, che tutti davano invece per certa tra le migliori attrici.

Ad "Anatomia di una caduta" invece, diretto dalla francese Justin Triet, vincitore a Cannes e ai Golden Globes, riesce un vero colpo di mano: scartato tra molte polemiche dalla Francia (forse per le critiche rivolte dalla regista alla politica culturale del governo), che gli ha preferito "La passione" di Dodin Buffant di Tran Anh Hung (non entrato in cinquina), il film ha strappato cinque nomination nelle altre categorie: film, regia, sceneggiatura, montaggio e attrice (la pluripremiata Sandra Huller).

Tra i migliori film trovano spazio anche "Past Lives", opera prima della sudcoreana Celine Song, che si candida pure per la sceneggiatura, "Povere creature!" del greco Yorgos Lanthimos (11 nomination), "The Holdovers" di Alexander Payne, "Maestro" di Bradley Cooper, che spera in un Oscar anche come miglior attore, "American Fiction" di Cord Jefferson e "Killers of the Flower Moon" di Martin Scorsese (10 nomination), candidato anche per la regia, l’interpretazione di Robert De Niro e della nativa americana Lily Gladstone, mentre Leonardo Di Caprio, come da tradizione, è stato ignorato.

Tra le migliori attrici ci sono pure Emma Stone (la favorita), Carey Mulligan, Annette Benning, Jodie Foster, Danielle Brooks, America Ferrera, Da’vine Joy Randolph, mentre tra le migliori performance maschili figurano anche quelle di Paul Giamatti, Jeffrey Wright, Colman Domingo, Sterling Brown, Mark Ruffalo. Nella cinquina dei miglior film di animazione sono entrati, tra gli altri, Elemental della Disney e il poetico e struggente Robot Dreams dello spagnolo Pablo Berger, mentre tra i documentari vale la pena segnalare Bobi Wine – The People’s President di Moses Bwayo e Christopher Sharp, The Eternal Memory della cilena Maite Alberdi e 20 Days in Mariupol dell’ucraino Mstyslav Chervov.

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