lunedì 17 maggio 2010
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Manca il tempo per le ferie? Solo il fine settima a disposizione? Meglio di niente, un po’ di sano relax lo si può trovare senza fare troppa strada, magari appena al di là del confine. Con un’idea che non ripercorre i soliti canovacci. Quella di andare ad ammirare un bel paesaggio percorrendo una breve ferrovia. Perché oltre confine? È triste dover rispondere che le proposte italiane non sono molte. Dai noi le ferrovie turistiche le si contano sulle dita di una mano. Qualche giretto lo si può fare sulla Palazzolo-Paratico Sarnico, in Lombardia e sulla Ferrovia della Val D’Orcia, in Toscana. E ancora su diverse linee delle Ferrovie della Sardegna, su qualche tratta delle Ferrovie della Calabria e sulla Genova-Casella, linea peraltro non esclusivamente turistica. Ci sarebbero poi bellissimi binari intagliati nei superbi panorami che lo Stivale propone. Peccato che, spesso, il sabato e la domenica, talvolta tutto agosto, alcune di queste linee – gestite da Trenitalia – «vadano in ferie». Per un viaggio su un tranquillo e lento treno in un ambiente altrettanto tranquillo e lento allora è il caso di trasferirci nei Paesi vicini. A cavallo tra Italia e Francia perché non farsi un viaggio sul «Treno delle Meraviglie», la linea che collega Cuneo, Ventimiglia e Nizza, capolavoro d’ingegneria del primo Novecento che dalla pianura piemontese porta, attraverso il valico del Tenda, al mare di Liguria e Costa Azzurra. Restando in Costa Azzurra, da Nizza parte un’altra splendida linea: quella per Digne. Ferrovia a scartamento ridotto, diventa percorso godibilissimo non solo per le bellezze naturali ma anche perché, principalmente sulla tratta Puget-Théniers - Annot, in molti week-end estivi corre un treno storico a vapore. Un’altra ferrovia a scartamento ridotto che ci fa ripensare ad un posto di dogana oramai inesistente è quella della Centovalli, tra Domodossola e Locarno. Anche questa a scartamento ridotto, inserita in un paesaggio alpino mozzafiato pur essendo una linea modernissima ed all’avanguardia, dal punto di vista paesaggistico garantisce visioni incomparabili tra gallerie, viadotti e profonde gole. L’emozione di un confine non ancora cancellato ce lo regala la Ferrovia della Val Morea dall’elvetica Mendrisio a Malnate, nel Varesotto: in località Santa Margherita, infatti, il treno deve fermarsi e, sotto gli occhi vigili delle forze dell’ordine italiane e svizzere, viene aperto il cancello che delimita il confine tra i due Stati. La Confederazione sarebbe una miniera di tratte, passateci il termine, da «gite fuori porta». In primis la Ferrovia del Bernina, di cui ricorrere quest’anno il centenario e della quale abbiamo già parlato in altra occasione. Così come l’Austria che può regalare emozioni schiacciando il naso sul vetro di un finestrino di un convoglio immerso nel verde di rigogliose foreste alpine. La possibilità di bellissimi e romantici viaggi in treno viene offerta in molti Paesi europei. Oggi, oltre a queste concise indicazioni, ci soffermiamo su quattro linee al di là delle Alpi dove è possibile fare una gita in famiglia o con gli amici in due, massimo tre giorni. Binari che si percorrono in poche ore, magari anche ripetutamente, salendo e scendendo dai convogli, ammirando paesaggi unici, scoprendo la storia locale, le abitudini e, perché no, la cucina. Nei box non ci saranno le tipiche indicazioni delle guide specializzare – della serie dove mangiare, cosa bere, dove dormire. Questi piccoli spazi sono proposte per stimolare la voglia di fare un minuscolo bagaglio, indossare un paio di jeans, scarpe da ginnastica e partire. Per iniziare l’avventura di scoprire mondi davvero sorprendenti.
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