giovedì 16 luglio 2009
Nonostante la crisi che ha intaccato anche i consumi culturali, le rassegne d’arte continuano ad attrarre Esposizioni e manifestazioni tradizionali animano l’estate italiana offrendo un valore aggiunto a spiaggia e discoteca. Ecco, da Nord a Sud dello Stivale, una scelta di proposte di qualità.
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Il turismo, per fortuna, non è solo quello demenziale e consumistico dei «cinepanettoni» estivi. In un’Italia dove non soltanto le città storiche, ma anche il più sperduto paesello custodiscono talora capolavori artistici e architettonici di inestimabile valore; in un’Italia che è stata giustamente definita una «galleria d’arte all’aria aperta», può esserci una dimensione ben più proficua nella quale vivere i giorni delle vacanze e il tempo libero dal lavoro: la dimensione dell’incontro col bello come crescita personale, come nutrimento della persona, come incontro con significati e valori più veri. Questo bisogno di conoscenza è un’istanza diffusa, sentita. Lo confermano, come sempre, i numeri. Nonostante la crisi, che ha indubbiamente intaccato anche i «consumi» di ordine turistico-culturale, le mostre e gli eventi di qualità continuano ad attrarre la massa. L’esposizione di Raffaello a Palazzo Ducale di Urbino, appena chiusa, ha fatto registrare nei 100 giorni d’apertura quasi 142mila visitatori (1418 presenze giornaliere); la mostra di quattro opere di Caraggio, organizzata a Milano dalla Pinacoteca di Brera, ha segnato 140mila ingressi (in due mesi e mezzo), con oltre 3.500 cataloghi venduti. Insomma l’incontro con l’arte è un’occasione educativa. Lo ha ricordato qualche giorno fa il vescovo di Rossano-Cariati, monsignor Santo Marcianò: «... Il difficile momento di crisi economica che tocca nel vivo tante nostre famiglie, suggerisce di vivere anche la vacanza con quel sano e sapiente senso della sobrietà e della misura che consente di usare con prudenza dei beni che possediamo e di vivere il nostro tempo di riposo ritornando all’essenziale e alle cose che davvero contano. Ritrovare l’essenziale e l’interiorità, è dunque questo l’augurio e l’invito che rivolgo a ciascuno. Ma il tempo della vacanza, vissuto con saggezza, può diventare tempo prezioso di arricchimento personale; in particolare gli incontri e gli scambi culturali che attraverso il turismo e i viaggi si vivono, ci permettono di allargare gli orizzonti della nostra mente e del nostro cuore». Per raccogliere quest’invito, le occasioni non mancano: mostre, musei, eventi culturali, folclore popolare animano l’estate italiana, offrendo un’integrazione importante alla solita spiaggia e all’escursione alpina. Ecco dunque, in un ideale gran tour da Nord a Sud, gli appuntamenti e le visite da non mancare nelle località turistiche, grandi e piccole, note e meno note. Il tutto a portata di gita e spendendo pochi euro.Cominciando dalla Lombardia, chi è in vacanza sul lago di Varese puo approfittare per visitare al Castello di Masnago una curatissima esposizione (L’Officina del Volo. Futurismo, Pubblicità e Design 1908-1938) che ripercorre il tema moderno dell’aviazione: 150 le opere – tra manifesti, dipinti, sculture, oggetti – con 40 tele appartenenti al Futurismo e alla poetica dell’aeropittura. Completano il percorso fotografie storiche nonché cimeli, memorabilia e curiosità appartenenti ad aviatori famosi, fra i quali Balbo e D’Annunzio. Informazioni tel. 0332.820409.Chi invece se la sta spassando sulle Orobie, non può perdere a Ponteranica, alle porte di Bergamo, una superba mostra della grafica di Francisco Goya allestita, pensate un po’, nel luogo meno prevedibile: un modernissimo bocciodromo. Tauromachie e altre battaglie è il titolo della rassegna, aperta fino al 26 luglio. L’evento, promosso dal Comune di Ponteranica, è accompagnata dalla proiezione di due cortometraggi d’arte sulle opere di Goya del noto regista, sceneggiatore e produttore Luciano Emmer (Milano 1918), con musiche eseguite da Andrés Segovia. Informazioni: 035.577302.Chi si trova in Piemonte, fra colline e vigneti dell’Astigiano, deve sentirsi in obbligo di visitare la mostra Il teatro del sacro, che inaugura la riapertura di Palazzo Mazzetti ad Asti, uno degli edifici storici più significativi della città. L’esposizione documenta per la prima volta in maniera completa la scultura lignea, soprattutto religiosa, in quelle terre tra Manierismo e Barocco. Le opere sono restituite al pubblico in tutta la loro bellezza grazie a un’importante campagna di restauro. Tel. 014.1530403.Illegio (Ud) è un minuscolo centro della montagna friulana, ma da anni propone eventi culturali di somma qualità. Apocrifi. Memorie e leggende oltre i Vangeli è il titolo della mostra che fino al 4 ottobre consente di ammirare 80 capolavori (da Guercino a Dürer, da Tintoretto ad Andrea Del Sarto) ispirati ai vangeli apocrifi e ai testi che non entrarono nel canone ufficiale della Chiesa. Da scoprire, www.illegio.it.A Venezia, capitale d’arte per antonomasia, tiene banco la Biennale nel cui ambito si segnala una vera curiosità, ovvero una mostra di disegni di Francis Bacon. La punta dell’iceberg (Cà Zenobio degli Armeni, fino al 22 novembre) è un «unicum» perché illustra un aspetto del tutto sconosciuto della personalità del grande pittore, scomparso nel 1992. Tel. 327.2071964.La ricca estate culturale marchigiana è caratterizzata da due fatti di rilievo. A Caldarola, in provincia di Macerata, la mostra Caravaggio, Guido Reni, Guercino, Mattia Preti. Le Stanze del Cardinale fa conoscere i mirabili dipinti appartenuti al cardinale Giambattista Pallotta, personalità della Roma barocca e colto mecenate. Numero verde gratuito 800255525.Ad Ascoli Piceno, una bella mostra dal titolo e dallo spirito leopardiano (Sedendo e mirando. Paesaggi dal 1966 al 2009) fa ammirare la produzione paesaggistica di Tullio Pericoli, fine pittore e celebre illustratore: 130 le opere allestite in uno splendido edificio conventuale rinascimentale. Tel. 0736.277552. A Roma, il Museo Fondazione Roma propone una delle mostre top della stagione: quella di Utagawa Hiroshige (1797-1858), uno dei più grandi artisti giapponesi d’ogni tempo, che  influenzò la pittura europea e soprattutto l’impressionismo. Da non perdere! Fino al 13 settembre, www.hiroshige.it.Altra capitale dell’arte, antica e contemporanea, è Napoli, che anche quest’anno non delude il turista colto con due appuntamenti di livello. Al Museo Archeologico Nazionale è aperta fino al 31 agosto la mostra Il teatro antico e le maschere, che ripercorre tramite preziosi reperti la storia delle origini del teatro, nella consapevolezza di come il teatro greco prima, quello romano poi siano all’origine della drammaturgia occidentale. Tel. 848800288. Al Museo «Madre», riservato all’arte del presente, c’è invece l’antologica di Francesco Clemente (Naufragio con spettatore, fino al 12 ottobre): più di 100 opere che descrivono il continuo «salpare» dell’artista dal suo luogo natale (la cultura italiana e in particolare quella partenopea) verso Roma, l’India, gli Stati Uniti per poi ritornare sempre «a casa». Tel. 081.19313016.A Potenza, nell’ambito degli incontri Internazionali d’Arte, c’è Arte in transito (fino al 31 agosto), mostra a cielo aperto, sezione centrale di un articolato progetto culturale che prevede una serie di iniziative tra cui incontri, workshop e spettacoli di danza. Interventi «site specific» di artisti di grido quali Daniel Buren, Studio Azzurro, Bianco-Valente, Michele Iodice che daranno nuova voce e forma ai luoghi di sosta e di passaggio della città. Tel 0971.411217. La plurisecolare tradizione della Cavalcata si ripropone ogni anno a Ostuni, la scenografica «Città bianca» del Salento. Qui il santo è patrono dalla seconda metà del XVII secolo, quando per sua intercessione Ostuni e altre località della Terra d’Otranto furono risparmiate dal flagello della peste. L’attuale configurazione della Cavalcata, pur rimaneggiata, vide la luce nel 1794. La divisa dei devoti e dei figuranti rimanda infatti al periodo napoleonico: casacca rossa, pantaloni bianchi, cappello cilindrico con pennacchio bianco-rosso, gualdrappa rossa ornata di bianco. Anche quest’anno, sant’Oronzo viene festeggiato il 25, 26 e 27 agosto con una «tre giorni» di grande suggestione: una festa popolare di luminarie, bande e fuochi d’artificio. Apre il corteo un trio di suonatori «di bassa musica», che sottolineano il passo cadenzato dei cavalli. I cavalieri, finemente bardati, accompagneranno in processione il simulacro del santo il 26 agosto, partendo alle 19 dalla cattedrale, transitando per le vie centrali della città barocca e concludendosi, intorno alle 21.30 con il rientro della statua (che è tutta costruita in argento) nella cattedrale. Per informazioni sull’edizione di quest’anno e sulla ricettività alberghiera: Assessorato al Turismo, telefono 0831.307219.Infine i fortunati che fanno mare a Taormina possono vedere la mostra Migneco europeo, bella antologica dedicata al pittore siciliano Giuseppe Migneco (1908-1997) dove si riscopre un artista importante che si colloca tra Van Gogh e Bacon. Tel. 0942.21142.Orosei, meravigliosa località marina sull’omonimo golfo lungo la costa orientale della Sardegna, vanta – fra molte altre – una vera gemma culturale. È il Museo Guiso, che custodisce gli oggetti d’arte donati alla sua città natale da don Giovanni Guiso. Fra questi, una deliziosa collezione di teatrini portatili risalenti al ’700 e ’800 ora allestiti nel palazzo del XVII secolo restaurato secondo un progetto di Vittorio Gregotti. Impossibile rimanere indifferenti di fronte ai teatrini in miniatura e diorami provenienti da tutta Europa, piccole architetture in legno e cartapesta variopinte e fantasiosamente composte, che ricostruiscono in miniatura le scenografie di melodrammi celebri come «La traviata», «Don Carlos»,«Manon Lescaut» proveniente da Berlino (con vasi di Capodimonte e toilette in oro) e ancora, marionette, legni cesellati e fondali decorati a mano. Significativa pure la raccolta di disegni di importanti artisti italiani del XX secolo, quali Severini, Mafai, Scipione, Maccari, Guttuso e Cagli, nonché la collezione di abiti-costume dal 1880 ad oggi. Indirizzo: via Musio 2, Orosei (Nu); telefono: 0784.997084. Orari: da luglio al 15 settembre, tutti i giorni escluso il lunedì, 9.30-12.30 e 17-22; biglietto d’ingresso 1 euro (da 5 a 10 anni), 4 euro (tra 17 e 65 anni), euro 1,60 (oltre i 65 anni).
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