giovedì 2 maggio 2024
La Corte Europea ha confermato allo Stato italiano la proprietà della statua in bronzo attribuita a Lisippo, sulla quale è in corso da anni un contenzioso con il J. Paul Getty Museum di Los Angeles
L'Atleta di Fano, attribuito a Lisippo, su cui è in corso da anni un contenzioso tra Stato italiano e il Getty museum di Los Angeles

L'Atleta di Fano, attribuito a Lisippo, su cui è in corso da anni un contenzioso tra Stato italiano e il Getty museum di Los Angeles - Ansa

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La Corte europea di Strasburgo ha confermato che l'Italia ha il diritto di proprietà sull'Atleta di Fano, rarissimo e bellissimo bronzo attribuito a Lisippo, e altre 15 statue greche, attualmente parte della collezione del J. Paul Getty Museum. Questa decisione ha respinto il ricorso presentato dalla Fondazione Paul Getty. La Corte di Cassazione italiana aveva precedentemente stabilito nel 2018 che l'Atleta vittorioso in bronzo, rinvenuto nel 1964 al largo delle Marche, appartiene all'Italia.
Il J. Paul Getty Museum aveva fatto ricorso contro la sentenza della Corte di Cassazione, che aveva confermato un ordine di confisca e restituzione emesso nel 2010 dal tribunale di Pesaro. Quest'opera, un bronzo a grandezza naturale, è una delle più preziose della collezione Getty. Fu ritrovata da pescatori italiani al largo delle acque marchigiane nel 1964 e acquistata dal Getty nel 1977 per 4 milioni di dollari, finendo infine al museo di Malibu. Il Getty ha sostenuto a lungo il proprio diritto alla statua, sostenendo che essa fosse stata trovata in acque internazionali e che non fosse mai stata parte del patrimonio culturale italiano.
La Corte di Strasburgo ha riconosciuto l'azione delle autorità italiane per recuperare l'opera d'arte come legittima, sottolineando sia l'importanza della protezione del patrimonio culturale e artistico di un Paese sia che molte norme internazionali confermano il diritto di contrastare l'acquisto, l'importazione e l'esportazione illecita di beni appartenenti al patrimonio culturale di una nazione. La Corte ha criticato la Fondazione Getty per aver agito in maniera "negligente o non in buona fede" nel comprare la statua nonostante le richieste italiane e gli sforzi per il suo recupero. La decisione della Corte di Cassazione italiana di procedere alla confisca del bene è stata considerata proporzionata all'obiettivo di garantirne la restituzione.
Entrambe le parti hanno ora tre mesi per chiedere che il caso venga esaminato dalla Grande Camera della Corte europea – una sorta di Corte d’Appello della stessa Corte composta da 17 giudici – per una decisione definitiva.
Il ministro della Cultura italiano Gennaro Sangiuliano ha espresso «gioia per la sentenza della Corte di Strasburgo che riconosce le nostre ragioni sull’Atleta di Fano».

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