Il fumetto religioso premia il libro su Frassati
"Fede a Strisce" è il solo riconoscimento in Italia che coniuga questa forma d'arte e la spiritualità. Padre Stefano Gorla: «dimensione che raramente emerge, ma qualche luce trapela in a

Ci sono figure che restano luminose, capaci di ispirare ben oltre il proprio tempo. Pier Giorgio Frassati è una di queste. Giovane beato, sportivo, studente brillante, profondamente immerso nella vita civile e politica del suo tempo, ma ancor più saldo nella sua fede semplice e concreta, torna oggi a parlare attraverso un linguaggio che sa farsi anche spirituale: il fumetto. È lui, il “ragazzo delle beatitudini”, il protagonista del volume Pier Giorgio Frassati. Verso l’alto, vincitore della XXI edizione del Premio Fede a Strisce, unico riconoscimento in Italia dedicato al fumetto con elementi religiosi. Il premio, promosso dal festival Cartoon Club di Rimini e intitolato alla memoria della famiglia Ramberti di Santarcangelo, è stato assegnato da una giuria presieduta da padre Stefano Gorla, esperto di fumetti e per anni direttore del "Giornalino". Il volume, scritto dai coniugi Marie e Olivier Malcur e disegnato dal vicentino Marco Greselin, racconta con delicatezza e rigore la vicenda del giovane torinese, prossimo alla canonizzazione il 7 settembre. Originariamente pubblicato in Francia da Éditions du Rocher, il libro è stato tradotto e proposto in Italia da Effatà Editrice (pagine 48, euro 15,00).
«Il fumetto segue passo a passo l’avventura di Frassati – si legge nella motivazione – gioioso, sportivo, trascinante, immerso nella realtà e nella politica del suo tempo. Attraente per i ragazzi e ben fondato storicamente, senza inutili didascalismi». Tavola dopo tavola, l’opera costruisce un ponte tra spiritualità e quotidianità, lasciando emergere una fede vissuta nel concreto: negli amici, negli studi, nei poveri, nell’alpinismo. In una parola, verso l’alto. La giuria ha attribuito inoltre una menzione speciale a Luca Salvagno, per il nuovo episodio di Fra’ Mignolo. Andiamo!, pubblicato sul "Messaggero dei Ragazzi" di giugno. Salvagno, autore dallo stile inconfondibile, è noto per aver raccolto l’eredità artistica di Jacovitti (da Cocco Bill a Zorry Kid), ma negli ultimi anni ha saputo sorprendere con le sue riuscite interpretazioni fumettistiche della vita di san Francesco (A laude di Gesù Cristo e del poverello Francesco).
Fra’ Mignolo, il frate-bambino che da trent’anni diverte i lettori con le sue trovate, è anche una creatura teneramente spirituale: un piccolo “giullare di Dio”, capace di far sorridere senza perdere il contatto con le domande grandi. Come scrive la giuria, «una favola extraurbana, lieve, ma non priva di profondità».
“Fede a Strisce” conferma ancora una volta il valore del fumetto come linguaggio in grado di accogliere il Mistero senza tradirlo, anche in forme leggere o popolari. Ne è convinto padre Gorla: “Oggi il fumetto mainstream propone raramente contenuti religiosi espliciti. Ma ogni tanto, la luce trapela dove meno te l’aspetti. Penso, ad esempio, al manga giapponese Taiga della genesi di Kōji Mori, pubblicato in Italia da Magic Press, che esplora con profondità la nascita della coscienza. Anche lì c’è un respiro spirituale che sorprende». Perché sì, il fumetto può anche far ridere, volare, intrattenere. Ma quando si apre all’invisibile, sa coniugare la leggerezza di un ballon con le domande sul senso profondo della vita o allestire opere dal forte sapore allusivo. Il Mistero abita anche sulle nuvole.
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