lunedì 29 gennaio 2024
Accordo tra Università Cattolica Africa Centrale, Università Cattolica del Sacro Cuore e Policlinico Gemelli. L’arcivescovo di Yaoundé: sogno che diventa il progetto per una nuova visione della cura
Da sinistra il preside Gasbarrini, l'arcivescovo Mbarga, il prorettore Cocconcelli

Da sinistra il preside Gasbarrini, l'arcivescovo Mbarga, il prorettore Cocconcelli - Università Cattolica

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Scambio di esperienze didattiche e di assistenza, la collaborazione per progetti di ricerca congiunti, la fornitura di attrezzature e materiali, attività di formazione continua dei docenti, del personale amministrativo e tecnico, occasioni di scambio di docenti e studenti.

Sono l’oggetto dell’accordo, firmato la settimana scorsa a Roma, tra l’Università Cattolica dell’Africa Centrale (Ucac), l’Università Cattolica del Sacro Cuore (Ucsc) e il Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs. Agli obiettivi di collaborazione e alle speranze che la partnership suscita ha fatto riferimento l’arcivescovo di Yaoundé (Camerun) Jean Mbarga, Gran Cancelliere dell’Università Cattolica dell’Africa Centrale, commentando l’accordo: «La realtà sanitaria africana è molto complessa e difficile, in Camerun non esiste più un posto per potersi curare bene: questo accordo che oggi stipuliamo con l’Università Cattolica (Ucsc) e con il Policlinico Gemelli può davvero salvare il nostro Paese, è un sogno che diventa il progetto di far crescere una nuova visione della medicina e della cura».

Il Prorettore vicario dell’Università Cattolica, Pier Sandro Cocconcelli, ha richiamato il compito di «lavorare per avere un impatto sulla società, insieme alla missione di formazione delle giovani generazioni» ricordate solo pochi giorni prima da papa Francesco nel discorso alla Federazione internazionale delle Università Cattoliche (Fiuc) in Vaticano.

L’assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica, il vescovo Claudio Giuliodori, ha richiamato le origini che «padre Agostino Gemelli, fra i promotori della nascita della Fiuc che festeggia in questi giorni il suo centenario, aveva già intuito che la forza delle iniziative di un’Università Cattolica si avvale soprattutto della sua “cattolicità”, cioè della sua universalità, ossia della sua rete a livello mondiale».

A una «quarta missione» dell’Università Cattolica nella formazione degli studenti ha fatto riferimento il preside della Facoltà di Medicina, Antonio Gasbarrini, «quella della solidarietà. Il progetto che nasce oggi incarna perfettamente, nello spirito, nelle attività future e nella collaborazione fra tutte le realtà della nostra sede, questo alto obiettivo: far sì che quanto si apprende e si studia sia davvero di servizio e di aiuto, particolarmente per i sofferenti e per i più fragili».

«Siamo certi che questo nuovo progetto non solo porterà aiuto, cura e conoscenza a popolazioni che ne hanno bisogno, ma sarà un valore anche per noi, per i nostri medici e operatori sanitari, nell’ottica di uno scambio continuo di competenze e umanità», ha concluso il direttore generale della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, Marco Elefanti.

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