Il magico Natale di Asti e Govone è un ritorno alle radici
Fino al 21 dicembre l'evento che trasforma il territorio di Langhe, Roero e Monferrato in un mondo fiabesco. Coinvolti anche San Damiano d’Asti e Santo Stefano Belbo. La ricerca sugli italiani e l'Albero delle feste

Natale sta arrivando e ovunque ormai si comincia a respirare l’aria della festa, con luci e mercatini. Ci sono luoghi che si trasformano completamente per rendere questo periodo sempre più fiabesco. Ed ecco in Piemonte, "Il Magico Paese di Natale", l’evento diffuso che ogni anno anima il territorio, patrimonio Unesco, di Langhe, Roero e Monferrato facendolo diventare una destinazione tra le più ambite anche dell’Avvento. Giunta alla sua diciannovesima edizione, la manifestazione, promossa dall’Associazione Generazione, quest'anno punta al “Ritorno alle radici”. «Un invito – spiega l’ideatore dell’iniziativa, Pier Paolo Guelfo - a ritrovare il vero significato delle feste, riscoprendo le tradizioni, la bellezza dei piccoli gesti e il valore dello stare insieme. Dai mercatini di Natale alla Casa di Babbo Natale, dagli spettacoli alle luminarie che si accendono al tramonto, il Magico Paese di Natale è il luogo perfetto dove vivere un’esperienza unica con le persone amate. Consapevoli che la vera magia sta dentro di noi».
Tutto comincia da Govone, cuore storico dell’evento, che si prepara ad accogliere i visitatori con un programma ricco di novità. Nei weekend fino al 21 dicembre, i visitatori saranno accolti da una rinnovata versione della Casa di Babbo Natale. Tra musiche natalizie, simpatici elfi e scenografie da fiaba i bambini potranno consegnargli la propria letterina. «Oh, oh, oh». Il piano nobile del Castello Reale, patrimonio Unesco, farà da cornice a un itinerario suggestivo che attraversa le eleganti sale della residenza sabauda, addobbate per l'occasione. Un’esperienza immersiva pensata per stupire grandi e piccoli, dove la bellezza e la storicità del luogo si unisce all’atmosfera delle feste. Anche quest’anno torna l’amato spettacolo-laboratorio "La Scuola degli Elfi" dove bambini e adulti saranno coinvolti da Tata Elfa e dai simpatici collaboratori in nuove prove e attività. Il viale che circonda il castello vede quest’anno il ritorno dei mercatini, quelli che animano Asti, nella splendida cornice di Piazza Alfieri: qui saranno 140 le casette dedicate all’artigianato, ai prodotti tipici e alla gastronomia. Un appuntamento riconosciuto anche a livello internazionale: il mercatino di Asti è stato infatti l’unico evento italiano ad entrare nella top 5 del contest European Best Destinations e, per il secondo anno consecutivo, ha ottenuto il titolo di “mercatino più romantico d’Europa” nel 2024.

E se quest’anno, nel circuito, entra Santo Stefano Belbo, paese di Cesare Pavese, con “La Fiaba di Natale” nei weekend del 7-8, 13-14 e 20-21 dicembre, un maestoso albero di Natale circondato da postazioni per animazioni e laboratori di creazioni artigianali («fra tradizione e innovazione», dice il sindaco Laura Capra), a San Damiano d’Asti si tocca la dimensione più spirituale, con il meraviglioso presepe vivente, che tutto l’anno impegna gli abitanti in un momento corale di comunità. Da 17 anni il percorso si snoda tra cortili e cantine del centro storico (appuntamento il 7, 8 e 14 dicembre dalle 14.00 alle 19.00). «Il paese - racconta il vicesindaco, Flavio Torchio - mette in scena la Natività e gli antichi mestieri, offrendo ai visitatori un'esperienza di Natale autentica ed emozionante».

Un appuntamento che richiama tantissimi visitatori nelle Langhe, una terra capace di sorprendere tutto l’anno, con le sue innumerevoli proposte enogastronomiche e paesaggistiche. Secondo i dati dell’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte, nel 2024 le tre città allora coinvolte nell’evento – Asti, Govone e San Damiano d’Asti – hanno registrato complessivamente 13.204 arrivi e 24.006 presenze fra novembre e dicembre, con un incremento evidente rispetto al trend stagionale del resto dell’area Langhe Monferrato Roero. A trainare il flusso è stata Asti, con 6.381 arrivi e 11.681 presenze a novembre, seguiti da 5.065 arrivi e 9.524 presenze a dicembre. I numeri confermano la città come polo attrattivo sia per i visitatori italiani che per quelli stranieri, a dimostrazione del richiamo turistico del Magico Paese di Natale (programma completo, informazioni e biglietti, sul sito www.magicopaesedinatale.com)

La ricerca: a Natale vince l’albero
Diciamolo, non c’è Natale senza albero. La pensano così 4 italiani su 5. L’albero è presente in quasi la totalità delle case (92%), viene collocato principalmente in salotto e si sceglie la versione artificiale verde. Per le famiglie, fare l’albero è la tradizione natalizia più duratura e diffusa che supera persino il pranzo di Natale. Si inizia ad addobbarlo principalmente a partire dall’8 dicembre (il 74%) e solo il 6% si riduce a ridosso della Vigilia di Natale. Ma c’è una fetta di affezionati - il 14% - che amano anticipare il clima di festa preparando l'albero già a novembre. Questi alcuni degli highlights dell’indagine realizzata da AstraRicerche per conto del "Magico Paese di Natale" (1.000 interviste on line a italiani dai 18 ai 74 anni) e presentata da Simona Mastrantuono.
Per l’85,5% degli italiani l’albero rappresenta la tradizione natalizia per eccellenza: si eredita per lo più dai propri genitori (85%) ma anche dai nonni (26%). È considerato un momento in grado di unire la famiglia e far riscoprire le proprie radici e i ricordi (la pensano così 7 italiani su 10). Per il 50% è una tradizione capace di creare un’attesa, per il 44% è un'attività piacevole e rilassante. Mentre c’è una minoranza - il 12% - che lo vive talvolta come un momento stressante.
E se per 6 italiani su 10 lo stile preferito per le decorazioni è quello di colori e forme classiche (palline, campanelle, ghirlande nei colori rosso e oro), una piccola minoranza, parliamo di 1 italiano su 10 (in particolare Gen Z e Millennials) preferisce discostarsi dalla tradizione orientandosi su uno stile vivace come decorazioni di tutti i colori, vintage o glitterate. Le decorazioni non si cambiano: 8 volte su 10 (82%) si conservano per poi essere riutilizzate. Anche per questo motivo, la metà degli intervistati investe ogni anno per l’albero e le decorazioni meno di 50 euro, 1 su 3 (33%) spende tra i 50 e i 100 euro e solo il 13% più di 100 euro.
Ma che significato ha l’albero di Natale? «Per il 51,5% degli italiani - spiega Mastrantuono - fare l’albero coincide con il momento in cui la casa si trasforma e diventa speciale. Per il 41,5% è un oggetto che fa compagnia, dona buon umore e crea uno spirito natalizio. Di frequente, quasi 1 volta su 3 emerge il suo ruolo di testimone delle proprie tradizioni, un simbolo di memoria in grado di aprire la stanza dei ricordi. Infine, per 2 italiani su 10 è uno specchio della propria cultura ma anche un simbolo a cui appendere le speranze per il futuro (19%)». Per sognare sotto la sua buona stella.
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