Vita, opere e miracoli di un blog preoccupato di come sta Benedetto
venerdì 23 gennaio 2015
Si vanno affievolendo, sulla Rete, sia gli echi del viaggio di Francesco in Asia, sia quelli degli attentati di Parigi, pur restando questi gli argomenti maggiormente frequentati anche negli ultimi giorni (rispettivamente col 25 e col 15% dei link).Tra i tanti frammenti di cui era composto il restante 60%, segnalo un post de “Il blog di Raffaella“ (http://tinyurl.com/ltc7f2g ), dove si esprime preoccupazione per il troppo tempo trascorso senza né notizie, né foto di Benedetto XVI (preoccupazione prontamente alleviata dal post successivo: il Papa emerito ha appena assistito a un concerto di musica da camera).È dalla nascita (2007) che seguo con curiosità e rispetto – pur senza condividerne il taglio – queste pagine, prima cresciute a dismisura come “Il blog degli amici di papa Ratzinger” e ora meno vive e meno frequentate. L'intento originario di “Raffaella” era contrastare il pregiudizio negativo dei media verso il Papa tedesco offrendo una rassegna stampa militante, che divideva rigorosamente gli articoli in “amici” e “nemici”. Col nuovo pontificato, la scelta di continuare a difendere e valorizzare l'operato del predecessore di Francesco ha trattenuto chi amministra il blog (ma non chi lo frequenta) dallo schierarsi tra i “nemici di papa Bergoglio”, anche se dei pochi giornalisti che continua a riprendere uno, Magister, non fa certo sconti al Papa argentino, e l'altro, Socci, non gli fa alcun credito. A me questo blog, con le sue ingenuità e le sue contraddizioni, pare sincero. Ciò di cui mi è parso di trovare conferma quando “Raffaella” si è mostrata letteralmente traumatizzata dalla rinuncia di Benedetto al pontificato, e ha svelato qualcosa di molto personale del perché si fosse dedicata a tale “missione” e dell'incertezza se proseguirla. Ma non ho riscontri: l'autrice (?) continua a nascondersi nel più totale anonimato digitale. Una scelta che non comprendo né come giornalista, né come credente.
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