Una serie per ragazzi, tra fiction e reality
venerdì 23 febbraio 2018
Il titolo completo è Sara e Marti #LaNostraStoria. Contenendo l'hashtag è quindi pronto per essere postato sui social. Non poteva essere diversamente per una serie dedicata ai giovanissimi, in onda tutti i giorni dal lunedì al venerdì alle 20,10 su Disney Channel (canale 613 di Sky), che racconta la storia di due sorelle, Sara e Martina (Marti), che da Londra tornano a vivere nella piccola località di Bevagna, in Umbria, nella quale il padre Valerio, aspirante scrittore, è nato e cresciuto. Marti, la più piccola, è ottimista e valuta in modo positivo la decisione di tornare in Italia. Sara, la più grande, soffre invece per aver lasciato la capitale londinese. Le ragazze, comunque, si ambienteranno subito grazie anche a Serena, loro amica d'infanzia, e conosceranno tanti nuovi amici, come il bel Ludovico, e nuovi competitor, come Benedetta e suo fratello Bernardo. In ciascuna delle venti puntate previste (che iniziano sempre con il riepilogo delle precedenti) trovano spazio le avventure quotidiane delle due adolescenti: dalla scuola alla casa della nonna Teresa, passando per la palestra e la piazza del paese. La particolarità della serie sta nell'essere concepita come una fiction con elementi del reality. Ad esempio, i ragazzi si raccontano alla telecamera come negli ormai noti “confessionali”. Ma non solo: a detta della produzione, i protagonisti, a partire dalle due sorelle interpretate da Aurora Moroni e Chiara Del Francia, avrebbero girato senza un copione. A loro disposizione solo un canovaccio con l'idea generale della storia e dei personaggi per una sorta di improvvisazione davanti alla macchina da presa. Ma su questo è lecito nutrire qualche dubbio. Forse non c'era una sceneggiatura di ferro, ma sicuramente c'erano degli autori che affiancavano passo passo gli attori, in gran parte giovanissimi. Anche nella tecnica di ripresa si nota un uso “disinvolto” della telecamera che si sposta rapidamente da una parte all'altra senza stacchi. Gli stacchi invece ci sono quando si passa da una sequenza all'altra. In quel caso vengono utilizzati gli scorci da cartolina di Bevagna (un po' come con Spoleto in Don Matteo). La storia è comunque raccontata con garbo, amori giovanili compresi. In evidenza anche alcuni valori come l'amicizia e la famiglia, anche se nel caso specifico non c'è una mamma, ma c'è una nonna.
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