Una dote per i giovani precari
martedì 27 settembre 2011
È attiva da pochi giorni l'operazione intitolata "Banca dati per l'occupazione dei giovani genitori", avviata dal ministero della Gioventù ma gestita dall'Inps, per incentivare l'occupazione lavorativa di giovani genitori.
Lo stesso ministero ha stanziato 51 milioni di euro con l'intento di rimuovere, attraverso questo progetto, situazioni di precarietà e di disoccupazione, vissute con estremo disagio da giovani coppie con uno o più figli minori.
L'Inps ha il compito di raccogliere le richieste degli interessati (si effettua ora sul sito Internet dell'Istituto nel "Fascicolo previdenziale del cittadino", oppure collegandosi al Dipartimento della Gioventù sul sito www.gioventu.gov.it). L'iscrizione a questa banca dati è finalizzata ad assegnare una dote di 5.000 euro, non ai genitori, ma all'impresa disposta ad assumere un giovane genitore con contratto a tempo indeterminato, anche ad orario parziale.
Alla Banca dati possono iscriversi i genitori di età non superiore a 35 anni, che abbiano figli minori anche adottati o in affidamento, che siano disoccupati ed iscritti ad un centro pubblico per l'impiego, oppure occupati con un rapporto di lavoro dipendente a termine o con collaborazioni coordinate e continuative.
Fra le condizioni del progetto non è richiesto che gli interessati abbiano già costituito una giovane famiglia, con rito religioso o civile, e neppure risultino in uno stato di semplice convivenza personale. Il diritto alla dote per l'occupazione spetta in quanto giovani, uomini o donne anche singoli, purchè genitori di un figlio attualmente minore.
Fra le imprese incentivate ad offrire il posto fisso ad un giovane precario, registrato nella banca dati, sono state inserite anche le imprese sociali e le società cooperative per la eventuale assunzione sia di soci lavoratori – sempre a patto che tale assunzione avvenga a tempo indeterminato – sia di giovani già occupati con altre forme lavorative temporanee (collaborazioni, lavoro accessorio, intermittente, di inserimento).
L'incentivo all'occupazione spetta non solo in caso di nuova assunzione ma anche per una trasformazione a tempo indeterminato di lavori svolti a tempo determinato. Sono invece esclusi dall'incentivo gli enti pubblici, economici e non economici, ed i datori di lavoro che, secondo il codice civile, non sono qualificabili come imprenditori, organismi cioè che svolgono, senza un fine di lucro, attività di natura politica, sindacale, culturale, di istruzione o di religione o di culto.
L'incentivo per le aziende è disponibile fino a quando il giovane genitore risulta iscritto nella nuova banca dati dell'Inps. La cancellazione dalla banca dati esclude quindi da ogni partecipazione al progetto.
La cancellazione avviene d'ufficio quando il giovane precario abbia raggiunto l'occupazione desiderata oppure in caso di perdita dei requisiti (come il compimento dei 36 anni, la maggiore età compiuta da tutti i figli minori, la conclusione dell'affidamento).
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