“Sissi” giovanilista, altro che Schneider
giovedì 30 dicembre 2021
Il fascino delle serie in costume in qualche modo resta, ma non senza difficoltà se le vicende private prevalgono su quelle storiche e i personaggi e le situazioni sono più che attuali e persino spiazzanti. Parliamo di Sissi, in onda il martedì in prima serata su Canale 5. La storia è quella ben nota della duchessa di Baviera, Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach, detta Sissi (nata nel 1837 e uccisa nel 1898), diventata, in quanto moglie dell'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe, imperatrice e regina d'Ungheria, di Boemia e di Croazia. Una donna indipendente e complessa, più volte raccontata dal cinema e dalla televisione. Iconiche le interpretazioni di Romy Schneider, intorno alla metà del secolo scorso, in alcune pellicole fiabesche che hanno ben poco a che fare con l'attuale versione televisiva tedesca diretta da Sven Bohse e interpretata dall'attrice svizzero-americana Dominique Devenport. Qui il linguaggio si adegua ai tempi e strizza l'occhio ai più giovani, quelli che mancano alla tv generalista e che forse non gradiscono cavalcate, valzer e inchini nonostante i luoghi naturali, gli ambienti e i costumi siano di grande livello. Qui le guerre si combattono più in camera da letto che non nei campi di battaglia. La sensualità punteggia la vicenda sin dalla prima inquadratura con il sogno erotico della giovanissima Sissi. Decisamente più operativo il futuro consorte, frequentatore di prostitute d'alto bordo a domicilio e direttamente nei bordelli. In ogni caso è il rapporto tra i due a tenere banco a scapito anche di quel fascino di cui dicevamo. L'esordio di Sissi è andato comunque bene producendo un testa a testa con le Meraviglie di Alberto Angela intorno ai 3 milioni e 400 mila telespettatori: qualche migliaio in più per Rai 1, qualcuno in meno per Canale 5.
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