“Petrolio”, la serietà in prima serata
venerdì 13 dicembre 2019
In tempi non sospetti dicevamo che Petrolio, il programma d'approfondimento giornalistico firmato da Duilio Giammaria, era penalizzato dall'ora tarda della messa in onda e che invece meritava la prima serata. Ovviamente non abbiamo nessun merito, ma finalmente Petrolio in prima serata c'è arrivato davvero, anche se ha dovuto cambiare un po' l'impostazione e soprattutto il canale, da Rai 1 a Rai 2. L'esordio della nuova formula è avvenuto venerdì 6 dicembre alle 21,25 con poco meno di 650 mila telespettatori sottratti al varietà di Rai 1, alla fiction di Canale 5, a un film di Pieraccioni, a Crozza e ad altri rodati talk giornalistici. Dunque, in mezzo a tanta concorrenza, un risultato accettabile. Ma non è quello che conta. L'importante è portare in prima serata format seri come questo. E per farlo, Giammaria sta puntando su inchieste di particolare interesse come la prima dedicata ad Amazon, il colosso del commercio via internet che ha rivoluzionato le nostre abitudini negli acquisti. Petrolio ha spiegato e mostrato cosa c'è dietro le centinaia di centri di distribuzione, i 650 mila dipendenti, i milioni di prodotti, i miliardi di pacchi spediti ogni anno. Il noto giornalista è sceso direttamente in campo entrando per la prima volta con le telecamere della televisione italiana nel quartier generale e nell'immenso magazzino logistico di Seattle, sulla costa occidentale degli Stati Uniti, in cui uomini e robot lavorano insieme. Ci sono dipendenti che costruiscono una scatola in 30 secondi e confezionano 130 pacchi in un'ora. Giusto, pertanto, il commento attraverso la famosa sequenza di Tempi moderni in cui Charlot per un eccesso di produttività finisce prigioniero degli ingranaggi. Tra inchiesta sul campo e ospiti in studio (con un pubblico forse anche troppo plaudente), Giammaria ha sviscerato da par suo ogni aspetto del fenomeno. Ha dovuto, però, pagare dazio alla prima serata introducendo presentazioni animate, faccia a faccia con effetti speciali e persino un paio di pupazzi brontoloni, ma soprattutto ha dovuto diluire gli argomenti per coprire le ormai canoniche tre ore richieste dal prime time per ottimizzare i costi. Stasera in ogni caso si replica con un'altra grande inchiesta.
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