Pensioni 2015, è musica nei Conservatori dell'Afam
martedì 17 marzo 2015
Una ben intonata "nota" ministeriale (n. 1930/Miur del 17 febbraio scorso) ha dato il via ai pensionamenti 2015 nell'Afam-Settore dell'alta formazione artistica e musicale, che raggruppa le accademie di belle arti, le accademie di danza e di arte drammatica, i conservatori di musica e gli istituti per le industrie artistiche.Il primo passo richiesto ai dipendenti interessati, docenti, amministrativi e tecnici, è la presentazione alla rispettiva amministrazione, entro il 19 marzo, delle domande di cessazione dal servizio con effetti dall'anno accademico 2015/2016. Il trattamento pensionistico dovrà essere poi richiesto all'Inps entro il 31 ottobre, per ricevere l'assegno dal 1° novembre, decorrenza unica per il settore.Oltre che per le cessazioni dal servizio, in base al possesso di requisiti pensionistici ante o post riforma Fornero, questa tornata riguarda anche: a) i trattenimenti in servizio oltre i limiti di età, riservati però a coloro che devono ancora raggiungere i 20 anni di contribuzione al più tardi entro i 70 anni di età; b) le trasformazioni a tempo parziale del rapporto di lavoro contemporaneamente al trattamento di pensione. Eventuali ripensamenti su tutte queste richieste sono ammessi entro il prossimo 26 marzo.Requisiti Inps. Ai fini delle cessazioni del servizio, anche d'ufficio, la nota del Miur ricorda i diversi canali di uscita consentiti al personale Afam. Il ventaglio delle ipotesi comprende alternativamente:a) possesso dei requisiti in vigore con la riforma Fornero per la pensione di vecchiaia o anticipata, maturati entro il 31 dicembre 2015. In particolare, per i dipendenti in possesso dei contributi per la pensione anticipata prima dei 62 anni di età non si applica il regime delle penalizzazioni previsto dalla riforma.b) possesso dei requisiti pensionistici secondo le regole ante riforma, maturati entro il 31 dicembre 2011. I dipendenti che ricadono in questa condizione vi restano obbligati e non possono optare per altre modalità di pensionamento, fatta salva la quota di "regime contributivo" sui servizi svolti dal 2012 in avanti, liquidati con il calcolo pro rata.In questo canale, è sempre in vigore l'"opzione donna" per le lavoratrici che hanno maturato 57 anni e 3 mesi di età con 35 anni di contributi entro il 31dicembre 2014, scegliendo il trattamento di pensione con il calcolo contributivo.c) risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro. Con un preavviso di 6 mesi è pensionabile d'ufficio chi ha maturato il diritto alla pensione anticipata, chi ha 40 anni di contributi entro il 2011, chi raggiunge la pensione con le vecchie norme.
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