domenica 19 febbraio 2012
Non dice calunnia con la lingua, non fa danno al suo prossimo e non lancia insulto al suo vicino (Sal 15,3).

Il Maestro di Galilea ha consegnato al mondo la lieta notizia: Dio, l'Altissimo, il Potente, l'Onnipotente è Padre, Abbà, sconfinato nome,
come sulle labbra di bimbo che balbetta la commozione per un incontro inaudito. Il poverello d'Assisi, catturato dall'Amore del suo Signore, spesso si intratteneva su questo tenerissimo nome: «Padre», e in lacrime i compagni lo ritrovavano nella sua cella: «Ho pregato la preghiera del Padre, ed è sconvolgente sapere che Dio mi ami a tal punto». Chi rintraccerà Dio, chi mai potrà pregare l'Alto e pretendere che risponda? Il mio Dio è pronto a farsi acchiappare da chi lo cerca, è il suo Amore che indica la strada per il ritorno nella sua casa. Chi cerca Dio presto lo incontrerà nella verità della sua vita, nella trasparenza dei tuoi comportamenti, nella pratica della potente carità. Se la verità è via per incontrare il Padre, dico Abbà ogni qualvolta vinco la calunnia e pratico il vero; se la carità è Dio che si svela, il suo volto mi consegna pace ogni volta che il mio prossimo diventa il tempio di Dio e la mia parola non provocherà dolore. La via giusta pratica chi cerca Dio e Dio si mostra a chi la pratica. Cercate il Signore finché si fa trovare, e davvero lo trova chi cerca Lui soltanto e soltanto in Lui trova rifugio.
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