Liszt, inesausto cercatore di Dio con le note di un pianoforte solo
domenica 14 novembre 2004
Funambolico virtuoso della tastiera, adorato dal pubblico delle sale da concerto e conteso dai salotti della grande nobiltà europea, all'età di 35 anni Franz Liszt (1811-1886) decise di allontanarsi dai bagliori della vita mondana e di ritirarsi nella penombra di una città di provincia come Weimar. Stanco e demotivato, avvertiva la necessità di ritrovare un po' di quiete e tranquillità, per fermarsi a meditare sulle grandi riflessioni che stavano scuotendo il suo animo, così come emerge da una lettera scritta alla contessa Marie d'Agoult: «Per parte mia ritorno più che mai al mio punto di partenza, al cristianesimo. L'avvenire del mondo è in questo suo passato e la sapienza ultima nella croce. Un giorno scrivevo a George Sand che solo Cristo ci può liberare. Ebbene, quel sentimento sgorgava dal più profondo del mio cuore, non nelle parole ma nelle speranze rassegnate, nella musica solitaria, simile al mormorio delle foreste in autunno. Questa musica non si scrive, non si canta, ma noi sentiamo, nelle nostre sofferenze, che Dio l'ascolta'». Parole illuminanti, che rappresentano una guida all'ascolto ideale per quello che è risultato il primo passo di un nuovo percorso creativo: la raccolta delle Harmonies poétiques et religieuses. Qui il musicista ungherese ha riunito dieci composizioni per pianoforte solo, accomunate dalla profondità di un'ispirazione spirituale che si traduce in una spontaneità dal carattere quasi improvvisativo: nell'intima preghiera di pagine come Ave Maria, Pater noster o Miserere, nei chiaroscuri sonori di brani quali Invocation, Bénédiction de Dieu dans la solitude, Hymne de l'Enfant à son réveil, Andante lagrimoso o Cantique d'amour, nell'estrema sintesi esistenziale espressa da Pensée des morts o dal celeberrimo Funérailles. Il giovane interprete scozzese Steve Osborne accosta i "dieci comandamenti" di questa bibbia pianistica con il giusto timore reverenziale, ma con la consapevolezza di trovarsi di fronte a una prova decisiva (due cd pubblicati da Hyperion e distribuiti da Sound and Music), e sotto le sue mani il pianoforte sembra evocare ora la forza d'impatto di un'intera orchestra, ora la voce soffusa di una semplice arpa: a pizzicare le corde di un'anima in perenne ricerca di pace e serenità.
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