mercoledì 9 luglio 2003
Vuoi sapere chi tu sei per me. E allora ecco: tu sei colei che m'impedisce di bastarmi"
Tu mi hai dato la cosa più preziosa di tutte: la mancanza! Christian Bobin è uno scrittore francese poco più che cinquantenne, segnato da una forte spiritualità e apprezzato anche in Italia ove sono stati tradotti alcuni suoi libri, di solito molto brevi ed essenziali. Abbiamo già avuto occasione altre volte di ospitare qualche suo frammento. Lo facciamo anche oggi con queste poche ma preziose parole tratte dall'opera Più viva che mai (San Paolo), e suggerite a me da un sacerdote milanese che è stato da seminarista mio alunno. In esse c'è forse la sostanza più intima dell'amore: non per nulla sono dette a Ghislaine, la donna amata. L'autenticità dell'amore, il suo grande dono umano e spirituale è proprio questo: farti comprendere che hai bisogno dell'altro, che tu non basti a te stesso, che l'autosufficienza e l'orgoglio sono illusioni e che l'egoismo è povertà. Sentire la mancanza è scoprire non un vuoto ma un'apertura e una potenzialità altissima, quella di accogliere l'altro dentro se stessi e solo così sentirsi colmi, felici, realizzati. Questa stessa considerazione vale per ogni vero amore, compreso quello mistico, che è scoperta della mancanza di un Altro che sia per te sorgente di pienezza. Pericoloso, allora, è il momento in cui non si sente bisogno di nessuno, convinti di bastare a se stessi. Quella è la condizione della morte dello spirito. Per chi ama, invece, l'esistenza diventa come Bobin la descriveva nel romanzo Geai: «La vita è un regalo che apro ogni mattina, quando mi sveglio. La vita è un tesoro di cui scopro la parte più bella ogni sera prima di chiudere gli occhi».
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