Il santuario che sembra digitale e l'ultima preghiera in bacheca
mercoledì 15 agosto 2018
Che molti santuari mariani si trovino in posizione elevata, in cima a un monte, è cosa ben nota e che non ha bisogno di spiegazioni. Ma tra quelli che conosco il più verticale, che maggiormente mi rimanda all'idea di assunzione al cielo, è certamente il santuario della Madonna della Corona, a Spiazzi (Verona), «celato nel cuore delle rocce» del Monte Baldo. Ho trovato dunque felice la scelta del sito “ChurchPOP” ( tinyurl.com/y7o4dtn7 ) di presentare, in vista della festa di oggi, proprio questo santuario «sospeso tra cielo e terra», o meglio, la cui immagine, detto con una metafora che appartiene solo ai più recenti tra i suoi secolari visitatori, «sembra essere stata ricostruita digitalmente per la sua posizione a strapiombo». Digitale per l'apparente impossibilità che l'uomo abbia davvero costruito una chiesa in una posizione così impervia, il santuario è digitale anche concretamente, tanto per le 435mila ricorrenze che Google ci offre a una prima sommaria ricerca, quanto per la presenza di un sito ufficiale ( tinyurl.com/y9c5r92b ), leggero e chiaro come deve esserlo uno spazio di servizio ai 100mila pellegrini che si contano ogni anno (la recente stima è del rettore, monsignor Pietro Maroldi). Ma ciò che più mi piace di questo sito è che, oltre ad aver convertito in virtuale la tradizionale bacheca che consente di lasciare preghiere alla Madonna e/o «ricordi, pensieri, sensazioni ed emozioni» del pellegrinaggio, tiene in primo piano l'ultima preghiera postata (e moderata), qualunque sia la sezione del sito che si va a visitare. Ieri c'era quella di Filomena, datata 10 agosto, che riporto per intero: «Cara Madonna mia, ti prego perché riesca a perdonare le persone che mi hanno trafitto il cuore, togliendomi il sorriso della vita. Ti chiedo la grazia di guarirmi dalla mia malattia spirituale. Liberami dai pensieri cattivi che insinuano continuamente la mia mente. Proteggi e guida tutta la mia famiglia numerosa e fa che ogni nostro desiderio si possa realizzare nella volontà del Signore Nostro Dio».
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