Il rabbino virale di New York e il bambino che pranza con Dio
mercoledì 7 giugno 2017

Il video, sereno e delicato, mi raggiunge sullo smartphone via WhatsApp. Lo rivedo volentieri, ma non è la prima volta: l'autore l'ha pubblicato il 16 marzo scorso e un mese fa l'ha rilanciato anche il sito di “Famiglia Cristiana” . Racconta, in due minuti, di un bambino che, volendo incontrare Dio, riempie lo zainetto di merendine e bibite e se ne va al parco, dove decide di condividere il pranzo con una povera donna senza fissa dimora. Tornato a casa, racconta felice alla mamma che «Dio è una donna, e ha il più bel sorriso che abbia mai visto». Dal canto suo la donna, a un'amica che la vede allegra, spiega: «Ho appena mangiato una merendina con Dio. È molto più giovane di quello che mi aspettavo».


La storia non è originale: mi è bastata una breve ricerca per constatare che la Rete anglofona e ispanofona la racconta da vari anni, in varie edizioni, spesso dicendo di non conoscerne l'autore/autrice. Decisamente più rare le versioni in italiano, tutte originate, direi, da “Ho fatto colazione con Dio”, riportato nel lontano 2003 da “Qumran” come «traduzione dallo spagnolo di un racconto di Te-La Gitana».


Regista di questa nuova versione e di molti altri video è Meir Kay, un rabbino newyorchese. Ha un canale su YouTube e una pagina su Instagram, Twitter, Snapchat e naturalmente Facebook, dove si descrive così: «Ventisettenne, regista, produttore e motivatore. Mi piace usare come mezzo i video per creare messaggi di positività e di felicità e condividerli con tutto il mondo». E ci riesce: il più popolare tra quelli presenti sul suo canale conta 7 milioni e mezzo di visualizzazioni in due anni, mentre a febbraio, durante il Super Bowl, ha organizzato e filmato una festa per i senzatetto di New York, ottenendo l'attenzione di diversi media. Tra questi “The Times of Israel”, che gli ha conferito l'inedito titolo di «rabbino virale».

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