domenica 29 gennaio 2023
Intervistato dalla celebre conduttrice televisiva statunitense Oprah Winfrey, il cantante Stevie Wonder ha avuto occasione di esprimere e spiegare cosa sia percepire il prossimo, per lui che è non vedente. Già dalla nascita Stevie Wonder non vede a causa di una retinopatia molto grave; oltre che come cantautore, è noto al mondo intero per il suo impegno in cause di diritti civili (sua l’iniziativa di far diventare festa nazionale il compleanno di Martin Luther King componendo la notissima canzone omonima “Happy birthday”). Anche per questo la domanda di Oprah Winfrey durante l’intervista era particolarmente calzante e incalzante: come riesce ad avvertire la discriminazione e l’ingiustizia razziale, lei che non è in grado di distinguere nessun colore, dunque nemmeno il colore della pelle? Lapidaria e straordinaria la risposta di Wonder: «Non vedo i colori, ma vedo il colore dello spirito delle persone». C’è un vedere fatto di sentire, perspicace più di certe visioni affrettate che non ascoltano né coinvolgono la riflessione, che non si soffermano sull’intuizione dell’intenzione altrui, che non colgono la vera qualità di qualcuno e del suo approcciarsi a noi. Il colore dello spirito degli altri: ecco un punto chiave, nevralgico, quello che molte volte sarebbe per primo da tenere a mente. © riproduzione riservata
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