Il caos di “The Mick” un'occasione sprecata
giovedì 9 marzo 2017
The Mick, il martedì alle 22 su Fox life (canale 114 di Sky), si annunciava come «la nuova comedy con al centro le vicende di una famiglia disfunzionale che fa a pugni con il politically correct». Famiglia disfunzionale – Wikipedia docet – sarebbe «una famiglia nella quale conflitti, comportamenti ingiusti e abusi si verificano con regolarità tanto da indurre i suoi componenti (incluso il bambino) a ritenerle azioni normali. La famiglia disfunzionale è principalmente formata da genitori con problemi di dipendenza da alcol e droghe, affetti da malattie nervose o cresciuti a loro volta in un contesto simile». In realtà, nel caso di The Mick non è proprio così, ma si capisce lo stesso il personaggio di Mackenzie “Mickey” Murphy (interpretata da Kaitlin Olson), un'insolente spiantata del Rhode Island, negli States, che per tutta la vita è fuggita dagli impegni e dalle responsabilità e ora le tocca prendersi cura di tre imprevedibili nipoti: Sabrina, diciottenne in guerra con il mondo, Chip, arrogante tredicenne vittima del bullismo, e Ben, il piccolo impertinente ometto di casa (sette anni). La sorella e il cognato di Mickey sono scomparsi per guai con la giustizia lasciando, oltre ai figli, una villa, soldi, auto e un'obesa, nonché simpatica, cameriera di colore. Per Mickey, da sempre alla ricerca di facili guadagni (ruba pure al supermercato), potrebbe essere l'occasione della vita, se non ci fossero i tre problematici ragazzi. Nei primi due episodi di nemmeno mezz'ora andati in onda finora (non solo il martedì in prima tv, ma anche nei giorni successivi in replica a vari orari), la caotica quotidianità in cui si ritrova la protagonista, il senso di confusione e l'inconsueto rapporto con i nipoti produce situazioni paradossali, di per sé già comiche, che vengono inutilmente forzate con pessime battute, molto spesso volgari. In America, dove si sta già lavorando a una seconda serie, un'associazione di genitori ha protestato appunto per il linguaggio e le situazioni in cui si ritrovano soprattutto i ragazzi. Anche il montaggio, per rispecchiare la “disfunzionalità” della protagonista e delle situazioni, propone un ritmo a tratti esasperato. In definitiva, The Mick è un'occasione sprecata per una comedy che poteva anche essere divertente, pur cavalcando un tema non certamente nuovo.
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