I siti e blog italiani antimoderni: dagli States un ritratto con enfasi
venerdì 11 febbraio 2022
Secondo John C. Rao, esponente dell'area cattolico conservatrice statunitense, esiste un'«Italia cattolica libera». Proprio così: «libera». Ne ha tracciato la mappa il 7 febbraio sul sito di "The Remnant" ( bit.ly/3gCvme0 ), di cui è editorialista. Nel suo elenco rientrano realtà accomunate da una visione antimoderna, ma piuttosto eterogenee, per la loro tipologia (testate giornalistiche come "La Nuova Bussola Quotidiana", associazioni culturali come l' "Osservatorio internazionale cardinale Van Thuan", blog personali come "Duc in altum") e anche per la loro storia. L'autore le presenta invece come un fronte uniforme. E alludendo al nome con cui ha battezzato tale «rete di persone, organizzazioni e blog», Rao spiega, con un'enfasi davvero eccessiva, che i suoi membri sono «liberi» in quanto non sono «oppressi, imbavagliati, suicidi o apertamente collaborazionisti», e in quanto hanno come obiettivo «liberare i loro compagni di fede e connazionali da un regime con ambizioni chiaramente totalitarie e ferocemente antireligiose, inevitabilmente anti-razionale e di conseguenza assolutamente disumano». Inoltre, aggiunge Rao prima di accennare alla rete di relazioni che l'ha condotto a conoscerli, «promuovono la liturgia tradizionale, la dottrina sociale cattolica e sono impegnati con tutto il cuore nell'attuale battaglia contro l'oligarchia globale anticristiana» e quelle autorità della Chiesa a loro dire sottomesse al suo controllo, che accusano di «apostasia». Il linguaggio e i temi sono largamente sovrapponibili a quelli quotidianamente esposti, in Italia e negli Usa, dall'ex nunzio Carlo Maria Viganò. È chiaro dunque, e non ha bisogno di ulteriori parole, il punto di vista, che considero inaccettabile, dal quale l'editorialista di "The Remnant" guarda al mondo, alla Chiesa e a questa «Italia cattolica libera». Che a me pare «libera» soprattutto grazie all'ambiente digitale, che le consente di veicolare i propri contenuti in modo rapido, economico, potenzialmente illimitato, non poche volte aggressivo e spesso corrosivo.
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