Funny Woman, la sit che parla di sit com
sabato 3 giugno 2023
Con una maratona che ormai sta diventando una consuetudine, da ieri sera fino a quasi l’alba di stamani, sono andati in onda su Sky Serie, uno dietro l’altro, i sei episodi della miniserie britannica Funny Woman, tratta dal bestseller Funny girl di Nick Hornby, scritta da Morwenna Banks e diretta da Oliver Parker, che ci riporta nell’Inghilterra degli anni Sessanta per raccontare l’industria televisiva di quel tempo. Protagonista assoluta è la biondissima Barbara Parker (Gemma Arterton), una reginetta di bellezza, che non si accontenta dei successi di provincia, dove è stata incoronata Miss Blackpool, e decide di trasferirsi a Londra per avventurarsi nel mondo dello spettacolo, convinta soprattutto, come dice il titolo, di essere una donna divertente, capace di far ridere. Ma la realtà è molto diversa dall’immagine che Barbara si è fatta vedendo appunto la tv, ascoltando la radio, e mitizzando gli attori. Con grande fatica e una lunga serie di imprevisti, in un mondo fortemente dominato dagli uomini, la ragazza, con il nome d’arte Sophie Straw, riesce ad imporsi arrivando al successo con una sit com dal titolo «Jim e Barbara». Al di là di un discorso sull’importanza della determinazione per scoprire il proprio ruolo nella vita e sull’emancipazione della donna in una società maschilista, Funny Woman si distingue per l’ironia graffiante con cui mette alla berlina certe serie televisive, alcuni show, gli attori, i registi, gli agenti e i produttori. Il tutto trattato con la leggerezza di una sit com che parla di sit com (metatelevisione, direbbero i più esperti) con accorgimenti tecnici come l’alternanza a volte del colore e del bianco e nero per accentuare il rapporto finzione/realtà, inquadrature inserite in una cornice come fosse un teleschermo o multiple per seguire più personaggi al contempo. © riproduzione riservata
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