martedì 8 marzo 2005
Essere donna è così affascinante. È un"avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non annoia mai.Anche se ora le trovo spesso irritanti per la loro enfasi apocalittica, molte pagine di Oriana Fallaci in passato mi avevano appassionato e coinvolto. Così era accaduto per lettera a un bambino mai nato dalla quale estraggo lo spunto per questa che è la tradizionale "giornata della donna". È vero, infatti, che per secoli e secoli " e in certo senso anche ai nostri giorni " essere donna è stata una sfida cui molte purtroppo cedono malamente, assimilandosi nei comportamenti e nei pensieri ai maschi, perdendo così un"identità interiore fatta di profili originali, di doni personali, di sensibilità e finezza.Se si dovessero sfogliare le raccolte degli aforismi, dei proverbi, delle citazioni, si rimarrebbe sconcertati di fronte alla massa enorme di ironie, sarcasmi e contumelie emesse nella storia " anche da autori celebri e venerati " nei confronti della donna. Così come ora è spesso negativa l"altrettanto costante esaltazione della loro bellezza, vista però come semplice ornamento fisico, destinato a diventare materia commerciale negli spot televisivi accanto ad altri oggetti di lusso. Essere donna in maniera autentica significa, invece, conservare alcune capacità umane che spesso gli uomini reprimono o ignorano, come la delicatezza, la costanza, la libertà dell"intuizione, la generosità nei sentimenti, la compassione, l"«intelletto d"amore» (come diceva Dante), la tenerezza e così via. Identiche agli uomini come persone, esse hanno una loro originalità da non stingere o estinguere, ma da custodire con coraggio e testimoniare.
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