Dagli archivi dell'Inps riemerge Poseidone
martedì 31 agosto 2021
Pescare gli evasori nel mare di dati e notizie dei suoi immensi archivi. È apparso naturale all'Istituto di previdenza intitolare queste operazioni a Poseidone. È dal 2007 che l'Inps si dedica ogni anno a tirare le reti in cerca di professionisti e lavoratori autonomi che non sono iscritti alla sua Gestione Separata. Poseidone incrocia gli assicurati registrati nella Gestione con le dichiarazioni dei redditi dei lavoratori autonomi. Dalla verifica emergono facilmente i titolari di alcuni redditi autonomi e che nello stesso tempo non sono presenti nella Gestione Separata. L'operazione salpa periodicamente quando l'Agenzia delle Entrate rende disponibili per l'Inps gli archivi fiscali, dopo aver validato i dati dei quadri RE - LM (lavoro autonomo) e RH (società tra professionisti) del modello Redditi. Le ultime dichiarazioni fiscali elaborate nei giorni scorsi dall'Inps si riferiscono al modello "Unico Persone Fisiche 2016 - anno d'imposta 2015". In seguito al riscontro automatizzato Poseidone notifica al professionista la sua iscrizione d'ufficio alla Gestione separata (se non risulta), la contribuzione omessa e le conseguenti sanzioni civili calcolate secondo il regime dell'evasione. Gli addebiti dell'Inps sono stati annunciati dal messaggio "non su internet" n. 2903/2021. L'obbligo della Gestione separata – secondo diverse sentenze della Cassazione – sussiste anche se i presunti evasori sono esentati totalmente o parzialmente da contributi alla Cassa dell'Albo professionale. In questa occasione, benché gli addebiti si riferiscano ai vecchi redditi 2016, Poseidone interviene indifferente alle note e persistenti difficoltà per i professionisti e lavoratori autonomi in tempi di Covid. Un'indifferenza aggravata dall'esonero contributivo in corso, utilizzabile con domanda all'Inps entro il 30 settembre. Con modalità proprie e scadenze a ottobre, anche diverse Casse professionali sono aperte all'esonero per i rispettivi iscritti. E da domani, dopo la moratoria estiva, ripartono cartelle fiscali e pignoramenti. Inoltre, dal convulso susseguirsi dei decreti per fronteggiare l'emergenza, è emersa una sospensione della prescrizione quinquennale di tutti i contributi obbligatori (circ. 126 del 6 agosto), sospensione di non facile applicazione: a) dal 23 febbraio al 30 giugno 2020, b) dal 31 dicembre 2020 al 30 giugno 2021.
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