"Cambio moglie", la prova del Nove
giovedì 28 maggio 2020
Cambio moglie, al di là del titolo, è un gioco. Il rischio che potesse trattarsi di qualcos’altro non era escluso. Tra matrimoni a prima vista, contadini in cerca dell’anima gemella, isole delle tentazioni, amori e altri rimedi, ci poteva anche stare un format di divorzisti o scambisti. Invece, niente di tutto questo. Il factual (nel senso di programma che segue le persone comuni) in onda il mercoledì alle 21,25 su Nove mette a confronto stili di vita e modelli famigliari diversi attraverso due donne che si scambiano per una settimana casa e cura dei congiunti. Nei primi giorni si adeguano alle regole trovate. Dopo di che impongono le proprie. Al termine della settimana, accompagnate dai rispettivi mariti o fidanzati, si incontrano per la prima volta e discutono dell’esperienza vissuta senza risparmiarsi critiche reciproche. Ovviamente, perché il tutto funzioni, lo scambio deve avvenire tra donne totalmente diverse che ignorano la situazione che troveranno. Nella prima puntata di questa nuova serie, una montanara della Val Brembana, dedita alla gestione di una piccola fattoria con galline e capre da accudire oltre a quattro figli, si è ritrovata nella Napoli bene a casa di una maniaca della pulizia e dell’igiene dove anche gli alimenti cucinati non devono emettere odori sgradevoli. Viceversa, la mastrolindo partenopea si è ritrovata con i tacchi alti a governare le galline e a mungere le capre. Ieri sera è stata la volta di due coppie all’opposto: da discoteca e movida la prima, da balera e sagra paesana la seconda, con una lei palestrata, appariscente, esuberante ed esibizionista e dall’altra una ragazza acqua e sapone, dimessa e riservata. Immaginabili le rispettive difficoltà incontrate nella nuova situazione. Ma chiamare Cambio moglie esperimento sociale sarebbe troppo. Di certo, se si esclude la componente di recitazione che non manca mai in questi casi, è un modo scherzoso per mettere in evidenza i nostri limiti e in dubbio le nostre certezze. Il che non è poco. Inoltre, stando almeno a questi due episodi, le coppie sembrano uscite rafforzate e persino migliorate. Ma il condizionale è d’obbligo. La televisione è sempre la televisione. Tra realtà e rappresentazione ci corre.
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