Bentornati nel trash dell'Isola dei “famosi”
mercoledì 31 marzo 2021
Ifamosi, quelli veri, non ci sono più da un pezzo. Resta l'isola, quella sì, in Honduras, definita Playa Palapa, ma anche Parasite Island, perché le isole in realtà sono più d'una, ci finiscono per vari motivi i naufraghi di Canale 5, quest'anno addomesticati (almeno nelle intenzioni) da Ilary Blasi, per la prima volta alla conduzione del reality dell'ammiraglia Mediaset, mentre su Sky Atlantic la ritroviamo interpretata da Greta Scarano nella serie Speravo de morì prima dedicata al marito Francesco Totti. Al debutto come inviato in Honduras anche Massimiliano Rosalino, ex nuotatore, campione olimpico, ora in versione personaggio televisivo, che qui però, ironia della sorte, appare come un pesce fuor d'acqua. Stenta a tenere il ritmo che vorrebbero imporgli dallo studio. Ha comunque un paio di attenuanti: la difficoltà di un collegamento solo audio con quest'altra parte del pianeta e la difficoltà di gestire un gruppo indisciplinato e litigioso come quello che si è presentato nella puntata di lunedì scorso. Ancora una volta diversi presunti vip hanno mostrato in cattività il loro lato peggiore e una psicologia decisamente fragile. Persino i maschi alfa rischiano di diventare maschi alfetta (la battuta è arrivata dallo studio). L'isola dei famosi è insomma tornata con tutto il suo carico di trash, gli isterismi presunti o reali, i pianti, le discussioni e i battibecchi di infimo livello. A tirar giù il tutto contribuiscono anche gli opinionisti in studio (e poi perché chiamarli opinionisti?): Iva Zanicchi, Elettra Lamborghini e Tommaso Zorzi. Taciamo sulla Zanicchi che superati gli 80 anni ha ancora voglia di mettersi in gioco e forse può avere qualcosa da dire. Ma la Lamborghini da dire ha molto poco, mentre Zorzi ha i titoli accademici acquisiti con la vittoria al Grande fratello vip. Dell'Isola dei famosi, in definitiva, non resta che salvare le sfide sulla spiaggia. Hanno il vago sapore di giochi senza frontiere e mirano all'essenziale: guadagnarsi qualcosa da mangiare, perché almeno la fame sembra vera.
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