Amadeus promuove i libri dei “soliti noti”
venerdì 4 dicembre 2020

C'eravamo un po' meravigliati, diciamo così, nel vedere due giornalisti affermati come Aldo Cazzullo e Mario Calabresi partecipare in versione di “soliti ignoti” all'omonimo gioco a premi di Rai 1 condotto da Amadeus. Finora, in mezzo a sette sconosciuti, s'intrufolava qualche attore per promuovere il programma a seguire o un film (quando le sale cinematografiche erano aperte). Non era mai successo, invece, di editorialisti o direttori di quotidiani che salissero sul piedistallo di coloro di cui si deve indovinare la professione o comunque qualcosa che hanno fatto o che sono nella vita. Per la cronaca Cazzullo si è presentato come nipote di un ragazzo del '99 grazie al nonno bersagliere nella Prima guerra mondiale, mentre Calabresi si è celato dietro al giudicatore di cani da tartufo in quanto ai tempi in cui era direttore de “La Stampa” di Torino lo invitavano nelle Langhe piemontesi a presiedere una giuria in materia.

Sottostando entrambi all'esibizione del “passaporto” e all'attesa di dieci secondi prima di dire "Sì sono io" pur di promuovere le loro ultime fatiche letterarie. I giornalisti, al momento, si sono fermati a due dalla parte dei soliti ignoti, ma mentre attendevamo di vedere se la cosa avesse un seguito, non pensavamo (beata ingenuità) che il terzo potesse arrivare dall'altra parte, da quella dei concorrenti, e che fosse, nella settimana dei cosiddetti vip e dei premi in beneficenza, addirittura Bruno Vespa. In realtà non tutti si sono meravigliati ben sapendo che il conduttore di Porta a porta quando deve promuovere uno dei suoi frequenti libri fa il giro di tutti i talk show della Rai.

Noi invece ci meravigliamo, e anche qualcosa di più, perché I soliti ignoti non è un talk tra i tanti, bensì un game show, un quiz, un gioco a premi, chiamiamolo come vogliamo. C'è insomma una commistione inopportuna giustificata dal motivo commerciale che il programma di Amadeus mette insieme in una sola volta il numero di telespettatori che altri raggiungono in tre o quattro volte (oltre 5 milioni nella serata in questione, quella di mercoledì). E se anche fosse un bene promuovere l'editoria in generale, soprattutto in questo momento, così facendo si promuovono soltanto i libri dei “soliti noti”.

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