sabato 11 febbraio 2012
Confidino in te quanti conoscono il tuo nome, perché non abbandoni chi ti cerca, Signore.
(Sal 11,11)Nelle braccia del più tenero dei Padri non ho paura, anche se tutto intorno pare essere un disastro e il mondo sembra girare in senso opposto al mio, mentre qualcuno dice che sto per perdere il treno. La crisi dei mercati spinge a riconsiderare il ritmo della convivenza e i vocaboli del nuovo assetto del mondo si attrezzano a produrre parole originali che sappiano raccontare il fallimento senza dire la verità. E mentre si permette ai responsabili di tale sciagura di uscirne indenni senza convertire il proprio giudizio, senza la volontà di far trionfare la giustizia, senza provocare il pensiero d'amore, resto abbracciato al mio Dio, l'unico in grado di cambiare il mondo. Solo in Lui cerco risposta e confido nella sua Parola che, sostegno in ogni prova, ci aveva messo in guardia: né oro, né argento rendono possibile la comprensione del senso. È possibile guadagnare il mondo intero, ma si finisce col perdere l'unica cosa che davvero vale possedere, se stessi. Il mio Dio non abbandona chi lo cerca e proprio mentre tutti nascondono la verità, per garantire a se stessi la fuga, la sua Parola è luce ai miei passi. E se mai ha promesso che mi fosse risparmiata ogni valle oscura, sempre ha garantito al mio fianco la sua presenza.
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