La Rete di Trieste sbarca a Roma, amici del bene comune in tutta Italia
Presentato il network della Capitale, il 23 il raduno nazionale. Il caso di Anzio, dove il sindaco Lo Fazio al ballottaggio è passato dal 17 al 56%: «Siamo minoranza, ma sappiamo parlare a tutti»

La “Rete di Trieste”, il network di amministratori locali scaturito dalla Settimana Sociale del luglio 2024, prende forma nelle realtà locali con processi sorprendenti. Accade ad esempio che la Rete di Roma e del territorio Metropolitano - presentata ieri a Palazzo Valentini, sede della Città Metropolitana di Roma - veda l’adesione di Francesca Severi (di Azione), consigliera al XII Municipio, divenuta referente per il Lazio nel Coordinamento nazionale degli amministratori cattolici pur non avendo partecipato ai lavori di Trieste ma essendosi poi coinvolta in pieno sul piano territoriale. La Rete conta oggi circa mille adesioni e in questi giorni si sta dando appuntamento in diverse città italiane (oggi Catania e Carpi; Napoli, Genova, Benevento e Sant'Angelo dei Lombardi il 21 luglio; Palermo il 22; Trieste il 24; Caltanissetta il 25) con un evento nazionale finale in programma il 23 a Roma, in piazza Capranica, con l’intervento "multipartisan", tra gli altri, dei senatori Borghi (Italia Viva), Gasparri (Forza Italia), Malan (FdI), Rojc (Pd), Castellone (M5s). I promotori capitolini sono invece Raffaele Scamardì, già amministratore a Roma, esponente del Movimento politico per l’unità (promosso dal Movimento dei Focolari ) e Omar Ruberti, già assessore ad Aprilia, proveniente dall’Azione cattolica. Ruberti ha illustrato il documento che la Rete di Trieste sta diffondendo in tutti i Capoluoghi di provincia, sempre con lo schema che prevede la presenza di esponenti con varie sensibilità politiche. Fra gli interventi, ieri, quello di Barbara Funari, di Demos, assessora alle Politiche sociali di Roma Capitale; Elio Tomassetti (del Pd), Presidente del XII Municipio; Alessandro Galletti (di FI), consigliere del XII Municipio. Interessante ed emblematico nel racconto di quest'ultimo, il suo impegno fra i giovani come allenatore di calcio giovanile e nella transisizione energentica, a conferma di un'attività politica che scaturisce da un impegno sociale e fa tutt'uno con esso. Claudio Gessi, direttore dell’Ufficio regionale per la Pastorale sociale e del lavoro ha preannunciato per novembre il Giubileo degli amministratori del Lazio. Per ultimo è intervenuto, presente in prima fila, l’economista Leonardo Becchetti, che ha colto i nessi con con il suo "Piano b" e l'impegno nei progetti di economia solidale e sostenibile. Presente anche monsignor Francesco Pesce, direttore dell’ufficio per la Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Roma e cappellano di Montecitorio. Presenti un gran numero di amministratori, civici e dei partiti più diversi, fra cui il sindaco di Rignano Flaminio Vincenzo Martorelli (di Iv) e Aurelio Lo Fazio, sindaco di Anzio (Pd) con l’adesione di altri primi cittadini, fra i quali Colleferro, Nemi e Cerveteri. Interessante e indicativo il caso di Anzio, dove il sindaco è passato dal 17% del primo turno a sfiorare il 56 al ballottaggio. «Milito nel Pd - ha spiegato Lo Fazio - perché condivido il suo impegno nel sociale, ma come ciascuno di noi nel proprio partito, non mi ritrovo su tante altre cose. Mentre ci sono tanti aspetti che mi trovo a condividere con persone di altro orientamento. La mia vittoria schiacciante al secondo turno nasce in questo spirito. Noi cattolici siamo in politica per unire, impegnati per il bene comune. Non per dividere».
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