sabato 25 marzo 2017
Ecco il testo integrale che i carcerati hanno pronunciato davanti a Papa Francesco nella sua visita a Milano
Ecco la lettera dei detenuti al Papa: i nostri errori diventino pentimento
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Sua Santità buongiorno, benvenuto tra noi, con immensa commozione La ringraziamo per questa sua inaspettata visita a San Vittore, grazie di aver scelto il nostro carcere tra tutti quelli della Lombardia. Ci sentiamo dei privilegiati e lo siamo, perché con tutti i mali che vi sono nel mondo, le avversità e le persone sofferenti, che sicuramente sono più bisognose, nonostante i suoi innumerevoli impegni, quale rappresentante della Chiesa, Lei ha voluto dedicare il Suo tempo a noi.

La Sua presenza è per tutti un grande segnale di speranza, ci dona forza e coraggio, restituendoci quella dignità che noi spesso dimenticati e considerati "tra gli ultimi della società", rischiamo di perdere sprofondando nel buio e nell'angoscia della vita carceraria.

Come narra la parabola del "fico sterile", abbiamo bisogno di concime, per tornare un giorno a dare ancora frutti, non vogliamo essere recisi come rami secchi e poco sterili, ma avere la possibilità di rinascere e tornare attraverso un percorso di fede e di rieducazione sociale, ad essere parte integrante del mondo esterno. Lei oggi è la nostra linfa. Sono meravigliosi, l'amore e l'attenzione che Lei dimostra per i detenuti, le parole ed i messaggi pronunciati durante le Sue visite nei vari carceri del mondo, con i quali cerca di penetrare i cuori delle genti e scuotere le coscienze dei potenti. I Suoi occhi esprimono tutti quei sentimenti di misericordia ed amore sincero che prova per la gente povera e per le periferie di ogni angolo della terra, Lei è un segno tangibile di fede, di speranza, è una boccata d'aria fresca che ci ridona il respiro.

Lei è un grande esempio di ciò che la Chiesa ed i sacerdoti dovrebbero fare con maggiore costanza: percorrere le strade della povertà, diffondendo quel messaggio di speranza, di misericordia, di amore verso il prossimo per quanto emarginato, diseredato o povero egli possa essere. Preghi Santo Padre con tutti noi, perché i nostri errori diventino profondo e sincero pentimento, nonché fonte d'insegnamento per non tornare a sbagliare e vivere la nostra vita futura da veri figli di Dio. Preghi Santo Padre con tutti noi, affinché ci venga data la possibilità di tornare a vivere quanto prima la quotidianità della vita esterna, alzandoci al mattino per andare a lavorare per poi tornare la sera nelle nostre famiglie. Preghi Santo Padre con tutti noi, perché la società comprenda che siamo peccatori, come tutti, che anche noi siamo capaci di redimerci da ciò che abbiamo commesso, che siamo capaci di amare, e di provare dei sentimenti come ogni altro essere umano. Preghi Santo Padre con tutti noi per le nostre famiglie, perché abbiano la forza ed il coraggio di continuare ad affrontare in nostra assenza gli ostacoli che la vita preserverà loro, che non si lascino abbandonare alla disperazione e che il Signore possa dare loro la forza di continuare a starci vicino ed a rafforzare la nostra unione ed il nostro amore con loro.

Preghi Santo Padre, con tutti noi, affinché coloro ai quali abbiamo fatto del male con le nostre azioni possano perdonarci. Preghi Santo Padre, con tutti noi, la nostra vita in carcere possa essere esempio di pace e convivenza tra diverse idee e religioni. Preghi Santo Padre, perché il mondo politico abbia il coraggio di affrontare e risolvere quanto prima le problematiche della riforma delle carceri, mantenendo al contempo alta l'attenzione sula dignità ed il recupero del carcerato. Preghi Santo Padre, con tutti noi, per la pace nei mondo, perché si possa porre fine a tutte le ingiustizie, le persecuzioni, le violenze, le discriminazioni razziali e di religione, ed ogni forma di violenza. Preghi Santo Padre con tutti noi, per il mondo del volontariato, per tutti e che si coloro che si dedicano giornalmente ad assistere i bisognosi, ed in particolare per tutti i volontari che si prodigano per portare aiuto, speranza, amore e vicinanza a tutti i carcerati che sono soli, senza famiglia o senza disponibilità economiche, senza distinzione di etnia, sesso o reato commesso.

Da Ultimo, Sua Santità consenta a Noi di pregare per Lei:

perché Dio, continui a darLe la forza e la perseveranza, di visitare altre carceri in Italia e nei mondo affinché il Suo messaggio d'amore per noi carcerati possa continuare a riecheggiare all'infinito.

Perché Dio La benedica e possa continuare a sorreggerLa nella Sua opera di vicinanza ai bisognosi di misericordia;

Perché iI Signore possa sostenerLa nel continuare a diffondere nel mondo, il concetto che con forza e perseveranza sta cercando di diffondere con il Suo Pontificato, ovvero l'abolizione del criterio dell'emarginazione e l'abbandono di quella che Lei stesso definisce coltivando e custodendo relazioni di la "cultura dello scarto" attraverso la riscoperta della dignità di ogni essere umano, coltivando e custodendo relazioni di vicinanza e misericordia.

Dio La benedica Santo Padre! Lei rimarrà sempre nei nostri cuori e nelle nostre preghiere quotidiane.
Grazie padre buono! Grazie davvero di essere giunto tra noi. Grazie di non averci dimenticato!!


I detenuti e le detenute di San Vittore
Milano, 25 Marzo 2017


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