Una buona cura per vedere l'orrore un «corridoio» per farlo finire
martedì 16 ottobre 2018

Gentile direttore,
Salvini ha ragione ad affermare che anche altri Paesi europei, che oggi rifiutano di farlo, debbono accettare immigrati (io li obbligherei, altrimenti applicherei delle sanzioni); però vorrei che il ministro Salvini andasse anche solo per una settimana in un campo di detenzione in Libia, poi lo farei tornare in Italia con un gommone. Grazie e buon lavoro.

Giuliano Tognini Cervia (Ra)

Devo dire che quella che lei propone sarebbe un’ottima cura, gentile signor Tognini. Sono sicuro che farebbe effetto pure sul ministro dell’Interno Salvini. Ma anche da lontano, basterebbe aprire bene occhi e orecchie (oltre che testa e cuore) per rendersi conto dell’orrore e del male che continuano ad accadere in Libia. Il ministro degli Esteri Enzo Moavero, l’ha fatto e ha ribadito con responsabile chiarezza che la Libia «non è un luogo sicuro » dove rispedire persone in cerca di salvezza. Devo ammettere che questo, da italiano che crede nella possibilità di una politica davvero onesta, mi fa sentire molto meglio. Mi auguro – come ho detto in passato allo stesso Salvini, allora 'solo' segretario della Lega, e come ho ripetuto domenica scorsa dai microfoni di Radio3, durante il programma 'Prima Pagina' – che proprio l’attuale ministro dell’Interno dopo tante scelte e parole purtroppo repulsive e aspre si dimostri capace di co-promuovere con altri colleghi d’Europa e d’Africa un grande corridoio umanitario che svuoti i lager libici.

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