lunedì 10 aprile 2023
I documenti della Difesa americana diffusi su Internet danno le forze di Kiev in difficoltà. Ma potrebbe esservi anche una manovra di disinformazione. La Russia intanto boccia la mediazione di Macron
Il Pentagono

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La guerra in Ucraina è arrivata al suo 411° giorno. Mentre i missili russi continuano a cadere e a uccidere, come è accaduto nelle ore della Pasqua cattolica a Zaporizhzhia, sono anche fasi convulse sul piano dell’intelligence e delle manovre di disinformazione, forse in un preludio della ripresa dei combattimenti su larga scala. Il Papa ha rinnovato più volte nei giorni del Triduo il suo appello accorato per la pace, con pensieri speciali (e differenti per accento) al popolo ucraino e al popolo russo. Il Cremlino ha già fatto sapere che nessuna tregua per la Pasqua ortodossa è in programma domenica prossima, 16 aprile.

A Bakhmut, città assediata da settimane nella regione di Donetsk, nel Donbass, le forze di Mosca sono "passate alla cosiddetta tattica della terra bruciata'', secondo il comandante delle forze di terra ucraine che ha riferito come la Russia ''stia distruggendo edifici e posizioni con attacchi aerei e fuoco di artiglieria".

Il caso dei documenti del Pentagono diffusi via social media sta intanto infiammando la scena diplomatica e militare. Decine di files classificati del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti - mappe, grafici e fotografie – sono circolati su Internet. I documenti (che sono veri, anche se in parte modificati), alcuni dei quali contrassegnati come "top secret", tracciano un quadro dettagliato della guerra in Ucraina. Raccontano le perdite subite da entrambe le parti, le vulnerabilità militari di ciascuna e, soprattutto, quali saranno le forze in campo quando l'Ucraina deciderà di lanciare la tanto attesa offensiva di primavera.

Si tratta della più grande fuga di informazioni dall'invasione russa. La Bbc ha esaminato più di 20 files ed essi comprendono resoconti dettagliati dell'addestramento e dell'equipaggiamento fornito alle Forze armate di Kiev, che stanno organizzando una dozzina di nuove brigate per l'offensiva che potrebbe scattare entro poche settimane. Nelle “carte” elettroniche si dice quando le brigate saranno pronte e sono elencati i carri armati, i veicoli corazzati e i pezzi di artiglieria consegnati o da consegnare da parte dei Paesi Nato.

Uno degli effetti della diffusione dei documenti è che l'Ucraina ha dovuto modificare alcuni dei suoi piani militari, secondo quanto dichiarato da una fonte vicina al presidente Volodymyr Zelensky. La CNN ha esaminato a sua volta 53 dei files diffusi, tutti prodotti tra metà febbraio e inizio marzo. Uno di essi rivela che gli Stati Uniti hanno spiato lo stesso Zelensky. Questo non sorprende, ha detto la fonte vicina al leader di Kiev, ma tra i funzionari ucraini la fuga di notizie sta creando sconcerto e apprensione.

Uno dei piani svelati conterrebbe l’indicazione impartita alla fine di febbraio “di colpire le postazioni russe nell'Oblast di Rostov", in Russia, utilizzando aerei senza pilota, poiché l'Ucraina non dispone di armi a lungo raggio in grado di raggiungere quella distanza. Ciò potrebbe spiegare perché gli Stati Uniti non vogliono concedere a Kiev sistemi missilistici a lungo raggio, proprio nel timore che vengano usati per colpire in territorio nemico, anche se il Paese aggredito si è impegnato a non impiegare le armi americane per farlo.

Mykhailo Podolyak, consigliere del capo dell'Ufficio del Presidente dell'Ucraina, ha dichiarato venerdì sul suo canale Telegram di ritenere che i documenti diffusi non siano autentici, non abbiano "nulla a che fare con i veri piani dell'Ucraina" e si basino su "una grande quantità di informazioni fittizie" diffuse dalla Russia. Alcuni blogger militari hanno suggerito esattamente il contrario: che tutto fa parte di un complotto occidentale per fuorviare i comandanti di Mosca. Anche perché finora non è trapelato nulla che indichi la direzione o l'orientamento della controffensiva ucraina.

Secondo il “New York Times”, un altro elemento desumibile dalla fuga di notizie è che le scorte di missili S-300 e Buk per la difesa aerea saranno esaurite tra metà aprile e il 3 maggio. Si tratta di una previsione risalente al 28 febbraio. E la possibilità di proteggere le truppe in prima linea verrebbe meno entro la fine del prossimo mese. Servirebbe quindi un grande afflusso di munizioni da Occidente per impedire all'aviazione russa di cambiare il corso del conflitto, entrando in azione questa volta indisturbata.

Il quadro complessivo che emerge è di maggiore debolezza ucraina rispetto a quanto si pensava finora, ma niente assicura che le informazioni divulgate corrispondano all’attuale situazione delle forze armate di Kiev e alla loro possibilità di muovere un attacco alle linee di Mosca. Quel che invece è certo è che i documenti hanno fatto comprendere come gli Stati Uniti spiino sia gli alleati sia i russi. La divulgazione delle carte mette così a rischio fonti sensibili, capacità di intercettazione e importanti relazioni estere, come era avvenuto in passato con altre rivelazioni di files riservati.

D’altra parte, le ombre, la disinformazione, la diffusione di documenti segreti ma in parte manipolati sta dentro un gioco che sembra preludere oppure cercare di impedire l’avvio di un’operazione più vasta sul campo di battaglia. Finché non sarà chiarito come i documenti siano passati dalla piattaforma di messaggistica Discord a 4Chan e Telegram, non sapremo chi ha avviato questa battaglia di spie e di messaggi avvelenati. Nella stasi della diplomazia, si può giocare anche questa partita. Il Cremlino ha infatti ribadito che la Francia difficilmente potrà svolgere il ruolo di mediatore nei colloqui di pace, poiché è coinvolta nel conflitto, malgrado gli sforzi di Macron di accreditarsi con Xi Jinping in un ruolo terzo e di spingere il Dragone nella mediazione.

Il presidente francese ha tentato di ribadirlo alla fine della sua visita. L'Europa deve ridurre la sua dipendenza dagli Stati Uniti ed evitare di essere trascinata in uno scontro tra Cina e Stati Uniti su Taiwan, ha detto in un'intervista rilasciata a caldo. Dopo aver trascorso circa sei ore con il leader cinese durante la sua missione, Macron ha invitato gli europei a non essere "vassalli" degli Usa e riproposto la sua teoria di "autonomia strategica" per la Ue. In questo scenario complesso, pertanto, non si deve escludere qualche mossa a sorpresa, o politica o militare, sul fronte ucraino o su quello russo, che sparigli le previsioni e scompigli i piani dell’avversario, emergendo dalla cortina fumogena che si è costruita in questi giorni.

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