Torna l'avventura civile e cristiana dell'estate sotto i campanili
giovedì 7 giugno 2018

Caro direttore,
tra qualche giorno, con la fine delle scuole, molte persone inizieranno la grande avventura del gruppo estivo parrocchiale. Genitori, animatori, adolescenti, inizieranno un mese di autentico incontro con l’altro. Per molte ore al giorno, compreso il pranzo, vi saranno preghiere, giochi. laboratori, gite, piscine e tutto ciò che possa contribuire a rendere bello, gioioso e vivace il percorso educativo. È chiaro che in luoghi turistici dove svolgo il ministero e non solo, l’attività estiva è un modo per non far rimanere i ragazzi a casa. Guardando sul versante più positivo, sottolineo tre aspetti. In primo luogo questa attività è assolutamente libera, senza costrizione e la parrocchia assurge a un ruolo sociale ed ecclesiale importante. Si parla tanto di centri giovanili svuotati, ma d’estate abbiamo le parrocchie strapiene di ragazzi. Il percorso educativo riveste una parte importante. La preghiera mattutina e le tematiche scelte, sono all’interno di un fruttuoso cammino formativo, in sintonia con il cammino delle nostre Chiese locali. Infine, si ha una bella possibilità di sperimentare la collaborazione tra adulti, giovani e ragazzi, per condividere un percorso di comunità. Auguro al sottoscritto, ma a tutti gli educatori che iniziano questo faticoso cammino, di avere sempre uno sguardo alzato verso l’alto, verso Gesù. Che ci invita ad essere suoi testimoni in questo percorso di bellezza e di empatia.

don Luigi Trapelli Parroco di San Benedetto di Lugana Verona

Dice tutto lei, caro don Luigi, e lo dice assai bene. Voler bene all’Italia e al suo futuro significa anche mettersi, da cristiani, al servizio dei nostri ragazzi senza fanfare e lontano dai riflettori, ma facendo con loro - italiani di nascita e/o per adesione - un importante tratto di strada nel cuore della bella stagione e all’ombra serena dei campanili...

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