giovedì 7 ottobre 2010
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Tutti ormai si rendono conto dell’escalation, nessuno vorrebbe accettare l’idea dell’orchestrazione. Ma è difficile non mettere in fila parole di fuoco e fatti intimidatori, violenze verbali e prepotenze fisiche, ed è impossibile non registrare con pieno allarme la fisionomia degli aggressori della Cisl: gente della Fiom e del più estremo movimentismo di sinistra. Proprio la forte partecipazione di altri uomini del sindacato ai ripetuti attacchi a Bonanni e al serio riformismo cislino impedisce di parlare di un totale déjà vu, ma solo perché rende persino più inquietante il quadro. Se ne sono accorti proprio tutti, e ieri la Cgil ha messo la Fiom nazionale davanti alle proprie responsabilità. È l’unica nota positiva di una giornata orribile. La misura è colma. La spirale va spezzata. Già basta.
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